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A partire dalla fine del XIX secolo, con la nascita della disciplina dell’ archeologia e l’inizio di scavi sistematici, furono portati alla luce, dai cimiteri egiziani del periodo tardo antico, splendidi tessuti. In parte essi furono appannaggio delle istituzioni, in parte finirono nelle mani di privati e giunsero, in questo modo, sul mercato antiquario. Queste straordinarie opere d’arte – alcuni sono arazzi, altre sono tele dipinte 1500 anni fa – sono state raccolte in una mostra organizzata dall’Istituto per lo Studio del Mondo Antico dell’Università di New York. Opere che, com’è dimostrato da alcuni saggi in catalogo, hanno influenzato l’arte moderna, il fashion design e l’industria tessile.
I TESSUTI NEL PERIODO TARDOANTICO
Il termine “tardoantico” è usato per indicare il periodo compreso tra la fine del terzo e il settimo secolo dC. Alla fine del IV secolo. il cristianesimo, sotto l’egida dell’imperatore Costantino, cominciò a marginalizzare i culti politeisti tradizionali. Nell’impero romano d’Oriente, Costantino rifondò la capitale, alla quale diede il proprio nome, Costantinopoli. Costantinopoli, rispetto a Roma, era vicina alle zone più ricche dell’impero – Egitto e Siria -. Durante questo periodo, l’impero raggiunse la sua massima estensione.
Gli americani hanno messo in evidenza usi, significati e valori magico religiosi di questi tessuti, all’interno dei quali s’evidenzia la preminenza di Dioniso. Indumenti e temi decorativi, attingendo al repertorio della mitologia pagana, presentano anche le personificazioni di cose buone, la natura generosa o figure destinate ad attrarre il bene o allontanare il male. Altri motivi che decorano gli abiti sono stati scelti per rappresentare il carattere, spesso enfatizzando virtù attraverso la rappresentazione di figure esemplari, come eroi, divinità e semi-dei.
La maggior parte dei tessuti antichi del periodo tardo antico sono sopravvissuti grazie a climi particolarmente secchi, che ha inibito la formazione di muffe o di micorganismi demolitori. Gli abiti, ad esempio, si sono conservati perfettamente, anche se erano indossati dai defunti. Il vestiario aveva già allora – ma evidentemente da sempre – anche la funzione di status symbol. I proprietari sono rappresentati attraverso le immagini simboliche delle virtù virili e femminili nei soggetti mitologici e cristiani. Questi tessuti mostrano distintamente, nella vita quotidiana, la trasformazione religiosa dell’Impero Romano in un impero cristiano.
Fino al 22 maggio 2016
Istituto per lo Studio del Mondo Antico
15 East 84th Street (tra la Madison e la Quinta Avenue)
New York, NY 1002
Progettare identità: il potere dei prodotti tessili nella tarda antichità
a cura di Thelma K. Thomas