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Stilettate di Zana. Con il fregio di Sartorio alla Camera. Un terzo di assenti sul dramma ucraino


L’artista Giuseppe Aristide Sartorio dipinse il fregio allegorico per la nuova aula della Camera dei deputati, in Palazzo Montecitorio, dal 1908 al 1912. Rappresenta «la visione epica della storia d’Italia, il contenuto lirico della sua civiltà secolare, la Giovane Italia serena sulla quadriga trionfale, allo spettacolo denso della sua storia». Il fregio è composto da 50 tele, disposte nella parte superiore dell’aula, contenenti circa duecentosessanta figure, realizzate con la tecnica dell’encausto.

STILETTATE
di Tonino Zana
Un terzo del Parlamento italiano non ha partecipato al grido di dolore espresso dal presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenski. Da alcune formazioni politiche sono partite furbesche distinzioni, sì all’Ucraina, sì al cibo e alle coperte, no alle armi il tutto intriso di un pacifismo mai mostrato prima da certi pacifisti dell’ultima ora. Mi chiedo, oltre le giustificatissime e poche giustificazioni, cosa potranno dire a se stessi, nel corso degli anni, questi generatori di un terzo assente del parlamento italiano. Potrebbero cavarsela con vergogna e noi sottoscriviamo oggi per allora questa autofustigazione.
Temiamo, purtroppo, che invecchiando perpetuino l’ostilità ai deboli, negando onore alla nostra patria.
Zelenski non ha tempo per contare gli assenti, ha altro da fare. Noi sì, invece e potremmo e dovremmo impadronirci – è democrazia – del nome e cognome degli assenti e scriverlo a casa alle loro famiglie, alle loro madri, ai loro figli.
Troppo duro?
I morti dell’Ucraina, i circa 150 bambini uccisi non meritano questa denuncia? Veramente pensiamo di poter andare e venire dal Parlamento in tempo di guerra, mentre il presidente di una nazione aggredita e uccisa ogni giorno, chiede di essere ascoltato e subito ringrazia per aver ricevuto amicizia dalla gran parte del popolo italiano, credete che basti tirarci su una riga e andare avanti, che basti voltarsi e metterci su “perdona loro perché non sanno quello che si fanno”? No, non basta.
Presidente Draghi, lei che ha potenza di spirito e potenza di mente, finga di essere un dittatore per un minuto secondo e li cacci. Fuori e vergogna.