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Stilettate di Zana. Con la luna di Lorenzo Lotto e con Samanta Cristofoletti. Per recuperare la ragione perduta


STILETTATE
di Tonino Zana
Samanta Cristofoletti, una piccola grande anima femminile nello spazio, comanda la squadra mondiale dentro un missile pe raggiungere una stazione nel vuoto scuro a migliaia di chilometri sopra di noi. Ci rappresenta e direi di un suo coraggio a stare sopra e dentro velocità, rumori, vuoti, solitudini di mezzo anno, molto vicine a una santa persona, meglio a una persona santa. In fondo, immaginato l’Onnipotente sopra i cieli, lei è la più vicina, l’ambasciatrice dell’umanità al cospetto di Dio. Tratta per noi con le stelle e con il Signore di ogni mondo. Ed è italiana, una di noi, una normale, saluta i figlioletti prima di volare e ascolta le canzoni di Jovanotti. Oilalà, questo è futuro caricato sulle spalle, ed è completamente nostro.
Una vicina di casa della nostra terra, toc toc buongiorno come va, ruota nello spazio, esce dalla capsula, mi pare prende il braccio di un satellite e ci gioca sopra, dentro e fuori per rimetterlo a posto. Una chirurga italiana mette a posto le rotelle di chi ci osserva ed è la nuova psichiatra operativa dall’alto, in silenzio, non se la tira, sta via sei mesi e appena rientra va in giro per trenta incontri e quindi sparisce in famiglia.
Samanta Cristofoletti è da pregare come una Maria ora che viene e il maggio dei rosari: Santa Cristofoletti prega per noi, santa Samanta portaci a conoscere il cielo dei santi e degli alieni, santa Samanta Cristofoletti abbi pietà di noi che non studiamo la luna, le stelle, Marte e i pianeti intorno. Soprattutto non studiamo la terra che ci appartiene. Torna presto e raccontaci cosa ti hanno detto le luci invisibili e aggiusta le nostre rotelle, che abbiamo tanto bisogno.