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Stilettate di Zana. Con Munch. Il nichilismo e la disperazione armata


L’urlo (Skrik) è il nome assegnato a una serie di famosi dipinti del pittore norvegese Edvard Munch.
​STILETTATE
di Tonino Zana
Le armi, i bambini assassinati in un’America fuori controllo. Eppure lì esiste un federalismo marcato.
La testa è fuori controllo, le scuole scoperte, non protette, che è anche una nostra questione, due bidelli armati, ben formati, ben visitati ogni sei mesi da un bravo psichiatra a sua volta visitato da un altro psichiatra a lui sconosciuto. Dovrebbe valere anche per i giornalisti. Ne sono convinto. Il tema trattato riguarda le armi ed è evidente che la lobby compra a destra e a sinistra.
D’accordo meno armi, più attenzione a concederle, più controllo.
Non perdiamo di vista quella che continua ad essere la causa di queste stragi, avvengono negli Strati Uniti, nel nord Europa e manifestano lo squilibrio da cui è corrosa la nostra umanità. La psicologia, la psichiatria possono fare parecchio. Da sole costano troppo e non risolvono la questione.
Il fatto è che un mare di umanità non ha nessun punto di riferimento, vaga dalla mattina alla sera, adesso con un lavoro domani con un altro lavoro, dopodomani senza lavoro e quando la noia prende il sopravvento e si trasforma in depressione, allora comandano i diavoli.
Ogni tanto ne vedo qualcuno anche da noi. Non pochi spariscono, vivono nelle case e imparano a memoria dieci canali. Dormono e bevono. Un tempo si beveva insieme, adesso si beve molto e di più da soli. Questa è la bestia da battere, la solitudine. In giro, ogni tanto, si riscoprono caratteri aperti e all’apparenza solidali e contenti. Paghiamoli e mettiamoli in pista. Un tanto ad amico e alla fine un premio per aver riportato a casa, in un gruppo, nel campo di calcio e di quello che volete voi, quei due là e quell’altro che girava da solo da un paio d’anni. Premio e medaglia d’onore da togliere a certi cavalieri del lavoro.