Press "Enter" to skip to content

Stilettate di Zana. Con Turner. Quant’è piccola ed egoista la politica rispetto all’uragano



Joseph Mallord William Turner, Il naufragio della Minotauro, 1793
STILETTATE
diTonino Zana
Ogni tanto mi giro, mi volto indietro, cammino solitariamente in tante strade della nostra terra e ascolto venir un colpo alle spalle. Ho temuto la notte, il giorno no, neppure al tempo del terrorismo.
Ho sempre avuto un istinto sul futuro e purtroppo è accaduto il peggio di quanto immaginavo. Temo una ricomparsa della violenza, non tanto delle gang giovanili, temo esplosioni sociali. I dirigenti politici non assumono il coraggio di decisioni severe sull’ordine pubblico e privato e sulla povertà da affidare alla cura dei Comuni con un Commissario di comprovate capacità. Qui, il curriculum parla chiaro.
Mi spaventa una politica desiderosa di governare, di prendere voti per dirigere, una politica neppure un poco timorosa di dover rischiare se vince. Non si governa un battello nel fiume, si tratta di tenere a galla una barca nell’oceano in tempesta. Nessuna immagine è migliore – o peggiore – del Naufragio della Minotauro di Turner: tutti nel vento e quasi annegati, tutti sottomessi all’ira della natura. Eppure si sgomita per governare.
Questo temo, su tutto, la bramosia di vincere e di governare in mezzo all’uragano. Perché?