Sua Maestà FuturBalla, ricostruttore universale

Nel 1913, Giacomo Balla pubblica un volantino in cui annuncia la vendita all’asta di tutti i suoi lavori precedenti, dichiarando al contempo che “Balla è Morto”. Decide persino di cambiare nome: d’ora in poi egli sarà FuturBalla.

Nel 1913, Giacomo Balla pubblica un volantino in cui annuncia la vendita all’asta di tutti i suoi lavori precedenti, dichiarando al contempo che “Balla è Morto”. Decide persino di cambiare nome: d’ora in poi egli sarà FuturBalla.


Instancabile, con la sua mente vulcanica sempre pronta a sfornare nuove idee e intuizioni, in pochi mesi è ai vertici del movimento, di cui è ritenuto l’indiscusso caposcuola. Nel 1915, con l’allievo Depero progetta il Manifesto della Ricostruzione futurista dell’universo. Compito dell’arte – vi si afferma – non è di cantare il mondo, ma di trasformarlo.
Tra le opere più geniali e rivoluzionarie del maestro, gli studi sulla velocità, l’analisi della percezione cromatica (alla base delle Compenetrazioni iridescenti), le innumerevoli e variegate applicazioni delle teorie futuriste alla moda, al teatro, all’arredamento e al design.

Paesaggio FuturBalla, 1922-25
Paesaggio FuturBalla, 1922-25

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa