La mostra, fino all'8 febbraio 2015,a Castel Sant’Elmo presenterà circa cento opere e proporrà una riflessione per ricostruire, attraverso affondi tematici e focus specifici, la complessa e ampia storia artistica a Napoli negli anni Ottanta del Novecento.
Leggi tutto Rewind. Arte a Napoli 1980-1990La mostra, dal 21 dicembre al Salone delle Scuderie, Palazzo della Pilotta, Parma. Circa 170 le opere di grandi artisti contemporanei, come Paladino, Isgrò, Xerra raccontano l'universo di Alberto Burri
Leggi tutto Fuoco nero: materia e struttura attorno e dopo Burri.Dal 29 novembre al 6 aprile 2015, al complesso monumentale del Broletto, un percorso di milioni di anni alla scoperta del Big Bang e dell’impulso creativo, in cui convivono i disegni originali di Galileo Galilei e la rappresentazione del mito di Atlante nelle opere del Guercino, le teorie di Newton e il mito di Medusa.
Leggi tutto Dalla nascita dell'universo all'origine dell'arte. La mostra a NovaraAlla Pinacoteca Comunale di Città di Castello, dal 23 agosto al 16 novembre, opere su carta dalla Galleria Civica di Modena
Leggi tutto SEGNO FORMA GESTO. Afro, Burri, Fontana e gli artisti italiani negli anni ’50 e ‘60Più di cento disegni e incisioni dei massimi esponenti dell’Informale italiano nella mostra a Palazzo Santa Margherita di Modena
Leggi tutto La libertà d’espressione, il rifiuto delle norme. A Modena, fino al 13 aprile, "L'informale in Italia"Forte rilancio per l' 'Arte Povera', un movimento che ha a lungo rivestito una profonda importanza accademica e artistica e che ha accolto la crescente domanda internazionale del mercato, soprattutto a partire dagli ultimi cinque anni. Balzano anche le quotazioni di altri italiani del periodo. Per 13 artisti, tra cui Burri, Fabro, Kounellis, Merz e Pistoletto, è stato stabilito un record d'asta. Giulio Paolini, Fausto Melotti e Francesco Lo Savio hanno visto quadruplicare le stime economiche dei loro lavori
Leggi tutto Alberto Burri- Quotazioni i gratis. Qui, subito Burri raramente ricorreva all’uso della pittura e del pennello, prediligendo la lavorazione della superficie per mezzo di cuciture, combustioni e lacerazioni, per citare alcune delle sue tecniche. Ciò che si può affermare è che egli utilizza materiale di scarto o lavorazioni di tipo edilizio e artigianale per produrre opere d'arte. E veniamo al filmato che lo vede alle prese con la fiamma e il cellophan che egli modella, una volta fuso, con le dita. Questi lavori risalgono soprattutto agli anni Cinquanta. Nel 1954 realizza piccole combustioni su carta. Continua a utilizzare il fuoco anche negli anni successivi, realizzando Legni (1956), Plastiche (1957) e Ferri (1958 circa).
Leggi tutto Alberto Burri: fiamma, cellophan e dita. Nel filmato come modellava le sue opere