L’opera, conclusa nel 1779, appartiene al primo periodo dello scultore. Attorno a queste due figure sorse l’accusa di utilizzo di calchi dal vivo, come pare evidente dal volto del vecchio, che non rivela l’idealizzazione dei tratti somatici che diventerà elemento caratterizzante di numerosi lavori del maestro di Possagno.
Perché quella compressione? Forse perché il gesso provocò quell’effetto maglietta-bagnata che abbiamo visto migliaia di volte sui toraci delle pin-up rimontanti dal mare con passi di divinità prodotte dalla spuma? La compressione del seno evidenzia la presenza di un peso - che non esiste più - che ha provocato la lieve deformazione della mammella. Ecco. Il gesso, allora. Il gesso apposto a un seno per un’operazione di calco dal vero provocherebbe sul capezzolo e sulla parte superiore dell’areola lo stesso effetto.
Il seno di Paolina, caratterizzato dallo schiacciamento del capezzolo provocato dal peso del gesso appostole da Canova sul petto, appare nella Venere che esce dal bagno; l’opera venne realizzata nel 1812