A Palazzo Pitti la mostra dedicata al grande matissiano Levy, che fu deportato con Liliana Segre
Nel gennaio del 1938 approda in Italia; dopo un soggiorno ad Ischia e un anno circa trascorso a Roma, nel 1941 arriva a Firenze. Nella sua stanza-atelier a Palazzo Guadagni in piazza Santo Spirito, Levy ritrova la perduta felicità creativa: dal 1941 al 1943 realizza oltre cinquanta dipinti, in prevalenza nature morte e ritratti.
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