come dipingeva giotto

Giotto, le tecniche – Non sono affreschi. Uova, olio e tecniche agli Scrovegni

Ed è proprio a livello di leganti che nello studio del ciclo Scrovegni si sono avuti i maggiori risultati, individuando nell’olio (aggiunto di materiale proteico) il medium impiegato nelle stesure a biacca e quindi deducendone, di fatto, la spiegazione del perchè essa non si è alterata.
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Il Crocifisso di Ognissanti – La tecnica di Giotto, tra oro, tempera e cammei

La tavola viene preparata con due strati di lino; negli interstizi sono stati trovati fogli di pergamena che avevano la funzione di chiudere le fessure, di ammortizzare il legno e di livellare la superficie prima di inserire lo strato di gesso. Tracciato il disegno (a carboncino o con un sottile pennello) e incisa la linea di confine fra figura e doratura, viene applicato sulla cornice scolpita (che è autentica) l’oro a foglie, successivamente punzonato e brunito. A questo punto l’artista costruisce la figura: gambe, braccia e panneggi sono resi attraverso larghe pennellate, echi forse della lunga pratica ad affresco da Assisi a Padova, mentre visi e ventre sono eseguiti con pennellate più sottili e corpose
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