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Posts published in “Scoperte”

Un ritratto di Van Gogh isolato nell’acquerello della Donna che cuce. L’artista utilizzava la tecnica antica

Un interessante ritratto è stato portato alla luce in questi giorni dal Centro ricerca di Stile arte, impegnato da anni in indagini della pittura di texture. I ricercatori operano al recupero di immagini pittoriche non frutto della pareidolia, all'interno delle preparazioni dei dipinti antichi o nelle zone d'ombra dei dipinti stessi. Opere nelle opere

Il significato dei misteriosi simboli nei quadri di Klimt – I segni erotici

Qual era la funzione delle figure decorative poste da Klimt nei propri dipinti? Semplici decorazioni? Decorazioni-significanti? L'artista interpreta secondo la tradizione antropologica più profonda il passato per legarlo al presente. Introducendo nelle proprie opere,con notevole frequenza,elementi decorativo-simbolici con una specifica funzione evocativa. All'artista non interessa che l'osservatore decodifichi segno per segno. Ma poichè i simboli appartengono a un codice linguistico atavico essi hanno la funzione di rafforzare o indicare, subliminalmente, il significato di certe aree del quadro, sollecitando, come in un'opera aperta, l'automatismo del lavoro dell'inconscio. Oggi siamo in grado di comprendere che, nonostante l'attenzione decorativa, molto intensa nel maestro della secessione viennese, essi non sono forme pure inserite per aggiungere preziosità cromaatiche o formali all'opera, ma ad indirizzarne o a ad aumentare la forze del significato, attraverso l'antico linguaggio ieroglifico

Caravaggio. Chi si muove dietro la tenda di Giuditta e Oloferne? Nuove figure. Ecco com’era, il quadro, quando fu impostato

L'artista aveva la necessità di agire in un ambito fortemente narrativo, configurando, negli strati più profondi il "prima" e il "dopo". Il volto crudele del generale nemico, una seconda testa sul braccio della donna. Un'ancella giovane. Un gruppo di personaggi attorno al tavolo imbandito per la festa al condottiero. Una figura con barba. La quinta architettonica

Gustav Klimt. Il significato delle sue allegorie

Qual era la funzione delle figure decorative poste da Klimt nei propri dipinti? Semplici decorazioni? Decorazioni-significanti? L'artista interpreta secondo la tradizione antropologica più profonda il passato per legarlo al presente. Introducendo nelle proprie opere,con notevole frequenza,elementi decorativo-simbolici con una specifica funzione evocativa. All'artista non interessa che l'osservatore decodifichi segno per segno. Ma poichè i simboli appartengono a un codice linguistico atavico essi hanno la funzione di rafforzare o indicare, subliminalmente, il significato di certe aree del quadro, sollecitando, come in un'opera aperta, l'automatismo del lavoro dell'inconscio. Oggi siamo in grado di comprendere che, nonostante l'attenzione decorativa, molto intensa nel maestro della secessione viennese, essi non sono forme pure inserite per aggiungere preziosità cromaatiche o formali all'opera, ma ad indirizzarne o a ad aumentare la forze del significato, attraverso l'antico linguaggio ieroglifico

Modigliani, computer ricostruisce presunto ritratto dell’amante del pittore coperto da nuova immagine

L'ex fidanzata di Modigliani - la cui immagine il pittore avrebbe coperto, secondo l'ipotesi dei ricercatori inglesi - sarebbe Beatrice Hastings, una scrittrice e giornalista sudafricana nata a Londra, che aveva cinque anni più di lui. Beatrice svolgeva un'intensa attività di recensione critica dei pittori parigini. Era stata il suo primo amore serio. Condividevano la passione per la lettura e la poesia. Ma la loro relazione fu burrascosa. Hastings, una volta, descrisse Modigliani come un "cattivo incantevole"

Il toro eccitato, la vedova astinente e il mastino. Figure nascoste emergono anche da Giuditta e Oloferne del Caravaggio

L'individuazione di nuovi materiali iconici, portati alla luce dal nostro gruppo di ricerca, consente di affermare che Caravaggio concepì la scena come atto finale dell'uccisione di un toro, al termine di un rituale di morte, paragonabile a una tauromachia. Il toro è il possente Oloferne che, a causa del desiderio sessuale imperioso e della violenza che caratterizza i capi degli eserciti invasori, finisce per essere preda della sua stessa preda, Giuditta, che qui è concepita da Caravaggio come un matador, che finisce la bestia con la spada, recidendole la testa.

Il mistero della giovane vedova dipinta da Correggio. Abito, piante e lutto

Come si può accordare uno scapolare da terziaria francescana - dipinto nel suo bruno, dimesso colore - con le spalle nude, giovani e invitanti di questa donna, da poco colpita da un gravissimo lutto? Siamo chiamati ad essere testimoni di un momento cruciale della vita dell’effigiata, perfettamente colto da Antonio Allegri detto il Correggio (1489-1534). E’ proprio l’individuazione di una sequenza di eventi ravvicinati, tutti presenti, contemporaneamente, sulla superficie dello stesso quadro, che consente di comprendere, nella totale coerenza degli indici simbolici, il significato articolato dell’intenso ritratto

La Ragazza di Vermeer chi sta guardando? La risposta nell’immagine riflessa dall’orecchino

Una perla di vetro ha il potere di riflettere, deformata, l'immagine dell'ambiente in cui è inserita. Un oggetto riflettente consegna sempre l'immagine dell'ambiente in cui è inserito o delle figure che intercetta. L'immagine in deformazione sferica, che parte dai fiamminghi e diventa assoluta letteratura in Correggio e Caravaggio, torna in Vermeer. L'orecchino contiene quell'immagine. Una donna o lo stesso autoritratto del pittore, nell'istante dello sguardo incrociato?

Figure demoniache nascoste nella Natività di Palermo del Caravaggio, rubata dalla mafia. Scoperta

Maurizio Bernardelli Curuz, autore della scoperta: "La ricerca da me condotta su tele e radiografie, mi ha permesso di stabilire che i quadri di Caravaggio sono costruiti affinchè siano leggibili, generalmente, dai 4 lati. L'intervento avviene certamente con la sovrapposizione di cartoni ritagliati - alcuni dei quali sviluppati a partire dai disegni conservati a Milano -. Rispetto al lato maggiore, gli altri lati costituiscono un controcanto che diviene particolarmente cupo, ruotando il quadro di 180 gradi. Il mondo al contrario configura, nello stesso quadro, l'area d'abisso del Male. Di seguito alcune delle maggiori immagini presenti nella Natività di Palermo. La violenza di questi particolari nascosto o semi-nascosti - ma probabilmente molto evidenti alla cerchia del maestro - sembrano configurare una reazione violenta alla Chiesa, forse ritenuta, da Caravaggio, colpevole di una trasformazione demoniaca del messaggio di Cristo. Da approfondire, certamente, è il legame di Caravaggio con il pensiero di Giordano Bruno. Il controcanto potrebbe essere stata, pure, una narcisistica sfida del pittore che inseriva particolari demoniaci o violenti, all'interno di spazi di devozione, senza che i committenti se ne avvedessero".