giovanna d’arco

Venduto a 376.833 euro l'"Anello magico" di Giovanna d'Arco. La storia, le immagini

Un sobrio ma elegante anello di fattura gotica, che reca monogrammi cristologici e mariani, presumibilmente appartenuto a Giovanna d'Arco e citato nel processo come una sorta di magico amuleto dell'eroina, torna sul mercato, in un'asta, a Londra, alla timelineauctions. Il monile, poi inserito in una scatola-reliquario,sarebbe stato conservato per ordine del re inglese Enrico VI - mandante della condanna a morte della govane francese - e tenuto in custodia dal cardinale inglese Henry Beaufort (1375-1447), che era stato presente al processo e all’esecuzione di Giovanna d’Arco, avvenuta nel 1431. La presenza di un anello con le stesse cifre che appaiono sulla vera sopravvissuta, fu sequestrato durante la prigionia della donna, e come vedremo - viene citato durante gli interrogatori
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Enguerrand Quarton, quel pittore-soldato tra sangue e colori

Sbalzato di cavallo, era precipitato al suolo: una caduta rovinosa, che si sarebbe rivelata fatale se il giovane non fosse atterrato su una soffice zolla erbosa. Il suo amico e collega di bottega Barthélemy gli aveva prestato soccorso, aiutandolo a rimontare in sella. L’incidente fu provvidenziale: i due finirono in coda allo squadrone e si salvarono dal massacro. Era il 30 giugno del 1431: una giornata che segnò una svolta nella storia della Francia e nella vita di questo dotatissimo artista fiammingo
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