Il chiasmo in scultura

Chiasmo. Cos’è il contrapposto manierista. Perché dà forza a quadri e sculture. Da Michelangelo a Matisse. Come si ottiene

Il Novecento tende a riformulare il vigore del chiasmo, come un ritorno alle forze dimenticate della natura e delle risorse umane delle origini, alle quale l'uomo deve tornare, per rinnovare se stesso. Matisse coglie la forma semplificata, archetipa, di questo procedere per contrasti. Essa è la formula più dolce, violenta e sensuale ad un tempo. Il lusso, la calma e la voluttà emergono in modo inequivocabile anche da scene drammatiche, come nella buonarrotiana Battaglia dei centauri, che a Matisse rievoca una danza
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Trovata una statua nel terreno. Gli archeologi: “E’ l’originale. Da questa scultura di Filisco furono tratte tutte le Muse danzanti”

Filisco di Rodi, scultore greco attivo nella prima metà del II secolo a.C., ha lasciato un'impronta duratura nell'arte antica per il suo realismo leggiadro e il suo virtuosismo. Secondo Plinio, le opere attribuite a Filisco adornavano il tempio di Apollo Sosiano a Roma, tra cui statue di Apollo, Latona, Artemide e le nove Muse. Appartenente a una delle famiglie di artisti operanti a Rodi durante l'epoca ellenistica, Filisco è considerato il probabile creatore dell'archetipo scultoreo rappresentante Apollo e le Muse.
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