Maria Prather del Whitney Museum risponde alle domande di Stile sul fenomeno artistico americano: "Per molti aspetti la Pop Art è stata una reazione a ciò che l’ha preceduta. Anziché enfatizzare l’arte come espressione individuale o come ricerca di una dimensione spirituale, gli autori pop guardavano alla società contemporanea e ne facevano l’oggetto della propria arte"
Leggi tutto Capire la Pop ArtMaria Prather del Whitney Museum risponde alle domande di Stile sul fenomeno artistico americano: "Per molti aspetti la Pop Art è stata una reazione a ciò che l’ha preceduta. Anziché enfatizzare l’arte come espressione individuale o come ricerca di una dimensione spirituale, gli autori pop guardavano alla società contemporanea e ne facevano l’oggetto della propria arte"
Leggi tutto Capire la Pop Art – Rinascimento a stelle e strisce, spiegato da Marla PratherI primi film di Warhol risultano conformi all’estetica alla base della sua pittura, in cui la ripetizione seriale giunge a negare il concetto del tempo e dello spazio. Nelle pellicole successive, Andy rivoluziona la funzione tradizionale di regia e sceneggiatura, che in fondo si esaurisce nel casting e nei provini: l’“attore” dovrà poi soltanto essere se stesso
Leggi tutto Warhol, il volto è una lattina. Il successo è consumo. Meccanismi politici della pop artKiki Kogelnik (1935-1997) è stata una delle principali protagoniste della cultura pop. Pittrice e scultrice austriaca. Kiki aveva studiato all'Accademia di Belle Arti di Vienna e si era trasferita a New York nel 1961, in un periodo cruciale in cui si creavano i presupposti per un'affermazione mondiale dell'arte americana. Iniziò come astrattista, sotto l'influenza di
Serge Poliakoff dell'Ecole. Kogelnik era vicina ad un altro espressionista astratto, l'artista americano Sam Francis, e trascorse con lui, nel 1961, alcuni mesi a New York e a Santa Monica, in California. Kogelnik si è era poi trasferita a New York nel 1962, dove si inserì nella cerchia artistica di Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Andy Warhol, Larry Rivers, Tom Wesselmann, Joan Mitchell, Robert Rauschenberg e Jasper Johns
Leggi tutto Kiki Kogelnik, regina dell'arte pop. La sua storia, i suoi quadri. Il videoNew York l'ha accolta con tutti gli onori per una mostra che ha portato nella grande Mela un intero supermercato con prodotti finti, realizzati in stoffa di feltro. Il supermarket come involontaria galleria d'arte. Sarebbe piaciuto a Warhol che cantò la zuppa Campbell e la Coca Cola, come le nuove opere della modernità, superando ogni visione individuale dell'artista, a favore di una visione collettiva, legata al mercato. Protagonista di questa operazione neo-Pop è Lucy Sparrow, artista britannica di Bath che lavora, principalmente, alla creazione di opere che suscitano risposte emotive caratterizzate dall'idea di delizia e di gioia. Il lavoro di Lucy è stato spesso descritto come infantile a causa dei colori primari luminosi che utilizza e dei piccoli tocchi che aggiunge a quasi tutto quello che fa. Ogni oggetto in feltro si prospetta peraltro come un'opera d'arte autonoma che viene venduta a prezzi molto contenuti - qualche manciata di sterline - sul suo sito
Leggi tutto 4000 prodotti realizzati in feltro imitano un supermercato. L'opera di Sparrow. Video