Raffaele Vitto

Raffaele Vitto, Passi di terra. Impronte e geometrie nell'osservazione del rapporto uomo-natura

L'opera, seconda nella sezione scultura del Premio Nocivelli 2019. L’artista predilige nella sua ricerca l’utilizzo di materiali naturali e pone al centro della sua riflessione la sfida che viene giocata sulla terra, nei campi che la sua famiglia coltiva da generazioni. Partendo dall’idea che l’agricoltura sia un artificio, rimanda alle forzature che l’uomo applica alla natura per i propri fini utilitaristici. Affinché gli equilibri tra uomo e natura possano perdurare, l’artista auspica che tali forzature possano essere unicamente temporanee. Il campo coltivato diviene quindi metaforicamente un pavimento. L’opera acquisisce un ulteriore valore concettuale, nel momento in cui il fruitore deciderà di calpestare l’installazione, le mattonelle a quel punto, si sgretoleranno tornando ad essere semplicemente terra così come in natura si trova
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