Ceramiche e frammenti di statua di 2500 anni fa nelle ritrovate stanze, tra terra e mare, che si affacciavano sul portico di una piazza
L'edificio in questione, che ha una larghezza fissa di 6 metri e una lunghezza di 32 metri, mostra una notevole continuità architettonica nella sua porzione settentrionale lungo il litorale, mentre nella sua estremità meridionale presenta una proiezione quadrata. Dalle dimensioni, dalla forma e dalla disposizione degli spazi interni, così come da altri dettagli architettonici, è stato identificato come una stoà. La stoà, di origine greca antica e derivante dal verbo ἵστημι, che significa "collocare", è una caratteristica struttura architettonica che consiste in passaggi coperti o portici destinati all'uso pubblico. Questi elementi sono situati all'interno di un edificio rettangolare allungato, caratterizzato da un lato lungo aperto e affiancato da colonne. Questa parte solitamente si affaccia su una piazza o una strada, mentre l'altro lato è chiuso da un muro. La copertura può variare da spioventi a terrazze, e l'edificio stesso può avere una parte superiore che ripete il modello del piano inferiore.
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