Vincenzo Zancana

Vincenzo Zancana, patogenia. Una pietra calcarea sbriciolata rivela la propria materia costitutiva

Il giovane artista, vincitore del Premio finalisti al Nocivelli 2019: "Tramite un processo manuale che sfrutta la meccanicità della stampante e lo scanner l’oggetto viene plasmato attraverso la sua stessa matericità. Le strisce in carta plastificata prendono forma in una loro autonomia adagiandosi sopra parti in plexiglas come fossero lembi di pelle. L’opera diventa così il lascito di uno sviluppo riflessivo sul legame che ognuno di noi ha (seppure in maniera latente) con le proprie origini".
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Vincenzo Zancana, l'eco e il ritorno del ricordo. Avvolgere e svolgere la memoria

"Le immagini sono delle Gum Print stampate manualmente su una striscia di lino collegata ad un blocco di gesso composto a strati. Possiamo dire che l'opera ha un duplice verso di lettura: se da una parte è presente il blocco in gesso che rappresenta la fine e l'impossibilità di trovare le origini dell’oggetto, dall’altra abbiamo la sua scomposizione totale e iniziale come punto di non ritorno"
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