Gli artisti erano assidui frequentatori dell’ “ora verde” parigina, una sorta di happy hour ante litteram, che dalle cinque alle sette del pomeriggio trasformava i locali della Ville Lumière in una sorta di vivace agorà della cultura del tempo. La "fata verde" dava un contributo alla socializzazione e alla leggerezza, che tale non restava, dopo qualche ora di bevute
Leggi tutto Assenzio e arte – L’ ”ora verde” di Parigi e il bastone concavo di Toulouse-LautrecGli artisti erano assidui frequentatori dell’ “ora verde” parigina, una sorta di happy hour ante litteram, che dalle cinque alle sette del pomeriggio trasformava i locali della Ville Lumière in una sorta di vivace agorà della cultura del tempo. La "fata verde" dava un contributo alla socializzazione e alla leggerezza, che tale non restava, dopo qualche ora di bevute
Leggi tutto Assenzio e arte – L’ ”ora verde” di Parigi e il bastone concavo di Toulouse-LautrecCuriosi sono, inoltre, gli elementi per collare usekh in fayence, che, portati da uomini e donne, erano tra gli ornamenti personali più diffusi in Egitto; la loro forma a “grappolo d’uva” si ritrova anche in lunghe file di inserti parietali di palazzi e templi, come motivo decorativo a simboleggiare la rigenerazione. L'iconografia e l'archeologia ci consentono di capire com'erano fatte le anfore -rivestite internamente da materiale impermeabilizzante per conservare il vino - e la diversificazione dei contenitori, in forme e grandezze, a seconda delle fasi di fermentazione e di invecchiamento
Leggi tutto Il vino nell’arte e nel costume dell’Antico Egitto. Vendemmia e lavacro delle mummie