Vini romani

Gli archeologi scoprono industria vinicola gallo-romana. Cantina di 3mila metri quadri e villa. Produceva vino dal profumo di resina

Il vino rosso prodotto da questo vitigno, noto anche come Vinum picatum, è descritto da Plinio con un distintivo sapore resinoso, attribuito alle foreste di pini che circondavano i vigneti. Columella, invece, avanzò l'ipotesi più probabile che tale caratteristica fosse il risultato della resinatura dei vini o delle anfore sigillate con resina, una pratica comune in quel periodo
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