Sculture e castelli di sabbia perfetti e forti. Trucchi, tecniche, tutorial

I segreti e le tecniche preparatorie per una delle arti più praticate d'estate da grandi e piccini. n poche semplici mosse sarà possibile, seguendo il video tutorial, ottenere una base di sabbia solida e compatta da scolpire senza rischi di crollo. E' necessario un tappetino da spiaggia e un nastro. Una volta arrotolato il tappetino e fissato con il nastro si va a riempire il cilindro cavo, ottenuto con sabbia bagnata. Il tutto viene compattato con un peso (basta anche solo mettersi in piedi sul cumulo di sabbia). La superficie di lavoro è così pronta a ricevere la creatività e l'estro dell'artista

Sculture e castelli sabbia perfetti e forti.Trucchi e tecniche. Video tutorial. Come fare un castello di sabbia resistente. Come fare un castello di sabbia che non crolli. Come si lavora la sabbia del mare. Attrezzi per fare sculture di sabbia. Cosa fare i castelli di sabbia  e cosa usare. Trucchi per i castelli di sabbia. Trucchi per le sculture di sabbia. Come si lavora la sabbia.
Come si protegge una scultura di sabbia. Come si protegge un castello di sabbia. Come far durare una scultura di sabbia. Come far durare un castello di sabbia. Stupire i bambini con un castello di sabbia. Stupire la spiaggia con un castello di sabbia. Come si ottengono effetti speciali.
[I]n poche semplici mosse sarà possibile, leggendo bene questo testo e seguendo il video tutorial (numero 1), ottenere una base di sabbia solida e compatta da scolpire senza rischi di crollo. E’ il primo vero trucco per costruire un perfetto castello di sabbia o una scultura di sabbia. La tecnica dei lavori in sabbia, senza leganti, si basa sulla forza della base e sulla compattezza della materia.
Prosegui la lettura del testo, ti sarà utile per conoscere in ogni dettaglio il comportamento della sabbia compressa. Poi vai in fondo alla pagina per i tutorial visivi. L’errore più comune è quello di assemblare blocchi di materia prima come fosse plastilina o creta. Invece le operazioni di scultura consistono nel togliere il materiale, come avviene per i blocchi di pietra. Quindi la sabbia non va tanto modellata, quanto scolpita e incisa. Per questo motivo l’operazione basilare è quella di creare un blocco di materiale molto coeso. Una bella montagna pulita, priva, il più possibile di detriti. Evitate, ad esempio che, in esse ci siano pietre o pezzi di legno perchè annullano la continuità di coesione tra i “cristalli” di materiale. Setacciare la sabbia umida è impossibile.
Ma resta invece più facile usare un rastrello o controllare con una certa accuratezza che il nostro monte di sabbia non contenga troppi elementi estranei. Naturalmente anche i sassolini e le conchiglie devono essere eliminati. L’architetto Renzo Piano, interpellato su questa materia eterea ma gioiosa, ha detto che il perfetto castello di  sabbia non deve essere alto più di 60 centimetri. E questo per la tenuta, le possibilità decorative che offre e per una questione di armonia strutturale ed estetica.

LA DOTAZIONE MINIMA

Un tappetino di plastica come quello che vediamo nelle foto sotto

Due nastri o corde per legare il tappetino

Palette grosse per riempire rapidamente di sabbia la cavità cilindrica del tappetino

Vanghette di plastica, cioè palette senza bordo, che permettono di asportare con linee nette il materiale durante la lavorazione

Coltelli e cucchiai di plastica, da pic-nic, per le lavorazioni finali più accurate e/o attrezzi per lavorare la creta o la plastilina

Uno spruzzino di plastica – quelli utilizzati con il fine di nebulizzare l’acqua – per tenere umida la sabbia, senza eccedere, durante la lavorazione. Anche lo spruzzino può essere ottenuto riciclando i contenitori con “vaporizzatore” dei prodotti per la casa con i quali si puliscono vetri o bagni

Un tappetino da spiaggia e un nastro
se volete realizzare opere perfette

sabbia 1
Per fare tutto perfettamente sono necessari un tappetino da spiaggia – quelli che vengono spesso utilizzati anche in palestra – e un nastro. Una volta arrotolato il tappetino e fissato con il nastro si va a riempire il cilindro cavo, ottenuto, con sabbia molto umida. Il tutto viene compattato con un peso (basta anche solo mettersi in piedi sul cumulo di sabbia, calpestandola in modo uniforme, accostando i piedi e spostandoli lentamente). Questo se vogliamo svolgere operazioni certamente coronate dal successo. Nel caso non avessimo nulla, andiamo all’antica, cercando di compattare al massimo il blocco che stiamo costruendo, utilizzando i piedi per i basamenti e le palette per gli strati superiori. La compattezza della sabbia e l’equilibrio statico di quanto mettiamo sul blocco di partenza sono un ottimo modo per partire.

Create un impasto di sabbia
che non contenga conchiglie
pezzetti di legno
o mozziconi di sigarette

Fare attenzione alla sabbia che raccogliete. In teoria, per realizzare opere di grandi dimensioni essa andrebbe setacciata, prima di iniziare la scultura perfetta, perchè dentro di essa non rimangano conchiglie, bastoncini di legno, sassi o ciottoli che possono creare discontinuità della massa e infiniti problemi.  Questo certo, se decidete di realizzare un castello o una scultura si innalzino molto sul piano della spiaggia, per rendersi evidente a tutti e richiamare l’attenzione del pubblico. Per essere certi della mancanza di  rifiuti o di impurità di dimensioni maggiori a quelle dei granelli basterà dare un’occhiata durante lo scavo, e togliere gli elementi estranei. Ciò da un lato dà la certezza della possibilità di una lavorazione ottima e, dall’altra, nel caso volessimo innalzarci notevolmente con la nostra torre, di acquisire un equilibrio statico che dipende tanto dalla coesione della base, quanto dal caricamento di nuovi materiali sulla perpendicolare del manufatto.

Controllate bene la sabbia, che non contenga impurità di dimensioni eccessive. In quel punto possono iniziare i primi problemi, come crepe o cavità interne o esterne che poi si allargano diventando vere e proprie cesure che, durante l’asciugamento, anche a causa del forte calore, si trasformano in fratture e favoriscono i crolli. Quindi date anche solo l’occhiata che nella sabbia non ci siano altri scarti, che sono poi abbastanza visibili. Dove cavare la sabbia. Scavate, a un metro dal vostro piccolo cantiere, una buca profonda circa un  metro. A quella profondità l’umidità è ideale per la lavorazione. Bisogna comunque osservare che il filone di cava non presenti ciottoli o elementi di grana più grossa, come qualche volta accade. Trovate allora un punto nel quale la sabbia cavata a un metro dalla superficie sie identica, a livello di grana, a quella della parte superiore. Mai usare sabbia secca, come ben sappiamo. Anche bagnare sabbia secca non dà i risultati voluti. Il prelievo di sabbia sotterranea dà garanzie sull’uniforme diffusione di umidità su tutto il granulo.
 
Teniamo conto di una cosa. Costruire con la sabbia, per certi aspetti, somiglia a ciò che facciamo quando eseguiamo un pupazzo di neve. Quando fa molto freddo i cristalli compressi vengono ghiacciati dall’aria rigida e la nostra scultura ha una solidità maggiore di quella che noi realizziamo a temperature più alte, per le quali è necessaria una compressione ancor maggiore. Proprio perchè la coesione dell’impasto è molto instabile, il nostro “materiale da costruzione” sulla sabbia, andrebbe preparato, mischiandolo ad acqua marina e mescolandolo bene, affinchè il grado di umidità sia simile in tutto il mucchio.
 
Va bene anche scavare una buca piuttosto fonda, dove la sabbia è già umida. Ma attenti sempre a conchiglie e pezzi di legno. Quindi levate la sabbia dal buco e controllate.  Un piccolo trucco. Per evitare che, nelle opere di dimensioni maggiori la vostra “materia prima” asciughi troppo in fretta, copritela con un cellophan o portate un ombrellone nei pressi del punto di lavorazione, con il fine che il sole non inizi ad asciugarla rapidamente. Il massimo? Un ombrellone che faccia ombra sul mucchio e un cellophan sul “materiale di cava” per il mantenimento dell’umidità.
Come affrontare le operazioni
di compressione della sabbia,
dopo aver creato un buco
per le “fondamenta

Come i cristalli di neve devono essere compattati affinchè avvenga un incastro perfetto tra ogni singolo fiocco di neve, così i granelli di sabbia, che hanno strutture molto diverse tra loro e sono costituiti, generalmente, dalla consunzione di rocce eterogenee, devono essere compattati, mantenendo, durante la lavorazione un alto livello di umidità, anche grazie a uno spruzzino nebulizzatore. L’umidità sta al castello di dabbia, come il freddo al pupazzo di neve. Per gli spruzzini? E’ facile trovarli. Vanno benissimo anche quelli dei detergenti spray per la casa.

La premitura della sabbia nel cilindro formato dal tappetino e legato
La premitura della sabbia nel cilindro formato dal tappetino e legato

La premitura consente anche a questi cristalli di incastrarsi, grazie alle numerose asperità che hanno, in parte lievemente frantumate in superficie dalla pressione del nostro peso. E maggiore è la pressione costante – non saltate mai su un blocco di sabbia, ma se dovete compattare con i piedi, salite con lentezza e cercare di distribuire il vostro peso spostando i piedi di pochi centimetri alla volta, immaginando di essere un rullo compressore -. Il tappetino si utilizza perchè la pressione dovrebbe avvenire contemporaneamente su ogni lato. Il tappetino, con la compressione esercitata dal nostro corpo, dall’alto, si dilata finchè è possibile, cioè finchè la corda esterna glielo permette. A quel punto resiste e comprime lateralmente il mucchio di sabbia, così avviene per la parte della futura scultura o del castello che appoggia a terra. Tutte le forze sono convergenti per il compattamento. Dimenticavamo di dire che un minimo di fondazione deve essere scavata. Non appoggiate mai il vostro castello o la vostra scultura alla sabbia asciutta e chiara. Essa assorbe l’umidità della sabbia bagnata che appoggiamo sopra di essa, provocando una pericolosa diminuzione della compattezza degli strati inferiori.
Ed ecco il momento in cui, riempita di sabbia umida e pulita, la nostra armatura può essere eliminata.  Sciogliete corde e nastri. Con delicatezza eliminate il supporto esterno. Troverete una sabbia bellissima, molto coesa.
sabbia 3
La sabbia deve essere scolpita
e non sagomata.
Non è plastilina

La preparazione del fondo e le operazioni di coesione sono un primo passo verso l’ottimo castello di sabbia e un ottimo castello di sabbia è un grande passo per la scultura da spiaggia. I professionisti della scultura preparano il blocco come fosse una roccia non come una scultura di plastilina. Anche la sabbia va scolpita, come fosse pietra friabile, e non modellata. Per scolpirla vanno bene palette senza bordi, che assomiglino a vanghette, coltelli di plastica da pic nic – per non farsi male -.

 
L’azione “del togliere”, sempre con cautela, è migliore di quella dell’accumulare.L’aggiunta di blocchi, in un secondo tempo, non mantiene il livello di coesione necessario alla corretta opera. Infine un segreto. Non lavorate, se vi è possibile, il blocco sotto il sole. Poiché il materiale di cava non vi serve più, spostate l’ombrellone e piantatelo in modo che l’ombra copra l’abbozzo della scultura. L’evaporazione molto forte provoca, infatti, perdita improvvisa di umidità che è il nostro legante. L’evaporazione causa il restringimento di alcune parti del nostro lavoro , la coesione diminuisce ed ecco i crolli e la polverizzazione. E il castello o la scultura possono frantumarsi rapidamente. Durante le operazioni di scultura consolidate i punti che avete scolpito con una nebulizzazione di acqua di mare, per evitare che l’acqua dolce sciolga il cloruro di sodio che anch’esso funge da legante. Attenzione: non uno spruzzo lineare, ma acqua polverizzata. Complimenti. Il primo premio sarà vostro. O riuscirete ad essere al centro dell’attenzione di tutti per il capolavoro che avrete realizzato.
Come cercare di conservare
una scultura di sabbia

Ciò che è prodigioso, nelle sculture o nei castelli di sabbia, è che sono strutture senza legante – le colle inquinano e noi siamo favorevoli ad un’azione ecologica, che rende sempre merito a chi la compie – e la loro natura effimera. Tanti artisti producono, anche in altri materiali, opere d’arte effimere perché poi vendono le fotografie numerate del loro capolavoro o i disegni che hanno steso per progettarle. Tenere una scultura di sabbia per più di un giorno non è facile perché le spiagge vengono pulite quotidianamente e, normalmente, i bagnini non vogliono ingombri. Poi, durante la notte, se la scultura è troppo vicina alla battigia, arriva l’alta marea a riprendersi ciò che le abbiamo strappato. Esistono poi, durante la notte, gruppi di ragazzi che girano sulla spiaggia per infierire sulle cose altrui. Mettiamo però che si voglia mantenere, per il giorno successivo, il lavoro che abbiamo fatto. Allora si dovranno prendere fogli leggeri, venduti a rotoli nei colorifici o nei negozi di ferramenta, di film plastico, che somiglia un po’ a quello in cui vengono sistemati gli abiti dopo il lavaggio in lavanderia. La carta andrà fermata gettando sui bordi, a terra, tanta sabbia, per evitare che l’involucro voli via.

State attenti anche che il vento non possa penetrare nella vostra “capsula” di protezione, creando l’effetto-vela e trascinandosi via la copertura. Se rimboccate bene la “coperta”,questo non succederà. Questa carta protegge soprattutto dall’azione distruttrice della pioggia, ma mantiene anche costante l’umidità. Avete mai visto che gli scultori che lavorano la creta, ultimata una fase dell’opera, e dovendo riprenderla il giorno successivo, collocano sul blocco d’argilla uno straccio umido? Così avviene anche per la scultura di sabbia. Il giorno dopo, con qualche piccolo restauro, potremmo riportarla allo splendore delle ore precedenti.
Tutorial #1

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Stile arte ha selezionato per voi le immagini delle più belle sculture di sabbia:
Se non avete una super-attrezzatura, potrete copiarle, in dimensioni minori. Ricordatevi sempre quanto vi abbiamo detto in precedenza. I grandi maestri di questa singolare disciplina giungono persino a creare copie perfette di celeberrime statue, come il Mosè di Michelangelo o la Pietà. E’  certamente difficile giungere a quei punti di incredibile abilità. Ma ciò dimostra che la sabbia, se ben compattata, può essere lavorata con esiti straordinari. In “levare”.
#1 Dan Belcher
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#2 Amazin Walter
Amazin Walter 3Amazin Walter
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#3 Helena Bangert
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#4 Jim Denevan
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#5 Kingsand
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#6 Radovan Zivny
Radovan Zivny
 
 
#7 Sandsational
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#8 Michel Lepire
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#9 Sandtastic
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LE SPLENDIDE STATUE DEL PRESEPE DI SABBIA
REALIZZATO DA ARTISTI A MARINA DI RAVENNA

Realizzato nel tratto di spiaggia messo a disposizione dal Circolo Marinai d’Italia di fronte al piazzale antistante la diga foranea di Marina di Ravenna, il Presepe di Sabbia arriva quest’anno alla sua ottava edizione, organizzato dal ‘Bagno Obelix’ e dall’Associazione ‘Arte in Spiaggia’, un appuntamento divenuto un classico della rassegna ‘Mare d’inverno’ del comune di Ravenna.
A pochi passi dal mare prende forma una delle più grandi ed originali rappresentazioni della Natività in tutta Italia. Le imponenti sculture di sabbia sono realizzate da una selezione di artisti provenienti da tutta Europa sotto l’attenta direzione artistica di Carlo Capelli. Nel grande spazio espositivo di oltre 400 metri quadri prende vita un percorso illuminato dalle candele che racconta, attraverso l’arte della scultura, la magia del Natale.
presepe in sabbia 3
presepe in sabbia 5
presepe in sabbia 7
presepe in sabbia 13
 
In questi video tutta l’abilità degli scultori:

 
https://www.youtube.com/watch?v=dqlatXOOOYA

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa