[D]al 10 settembre 2013 al 21 marzo 2014 sarà aperta a Firenze la Mostra “AutenticitTà. Cari luoghi: un viaggio di 50 anni a Firenze e dintorni”(scritti, progetti, realizzazioni, cantieri), ideata e curata da Marco Dezzi Bardeschi, con la collaborazione di Duccio Dezzi Bardeschi e Roberto Manescalchi. L’iniziativa è promossa con il determinante contributo di Regione Toscana nell’ambito del progetto Toscanaincontemporanea 2012,Polo Museale Fiorentino, Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Oltre al valore specialistico e di grande interesse culturale la mostra si caratterizza per i ben sette spazi espositivi che trovano sede in luoghi simbolo della citta.
La prima è titolata “FRAMMENTI DI UN DISCORSO AMOROSO & L’ARCHITETTURA
DEI GIARDINI SIMBOLICI”, Firenze, 10 settembre – 16 ottobre, e trova sede nell’Accademia delle Arti del Disegno. La mostra illustra la difficile eredità della ricerca architettonica a Firenze partendo dalla raffigurazione della città monumentale nella cartografia storica, fino ad analizzare l’architettura simbolica e la città dell’ “assoluto formale” pensata e progettata negli anni di Giuseppe Manetti e Giuseppe Martelli .
La seconda “L’ENERGIA IRRESISTIBILE DELLA FORMA LIBERA, ”Firenze, 10 settembre – 16 ottobre 2013, ed è ubicata ancora all’ Accademia di Belle Arti, Aula Ghiberti. La mostra ospiterà i risultati del Laboratorio di Arte Contemporanea attivato dal prof. Adriano Bimbi con la presenza di giovani artisti provenienti dalla scuola di pittura dell’Accademia di Belle Arti che offriranno un omaggio a Michelangelo Buonarroti

La terza “LA CITTA’ NOTTURNA DEL MANIERISMO INQUIETO”, Firenze, 10 settembre – 16 ottobre 2013, sarà in Palazzo Medici-Riccardi, ospita i progetti originali e rivisitati che illustrano il percorso attuato per il recupero di Pratolino, con un omaggio all’opera del Bernardo Buontalenti e al suo principe: Pratolino, l’Appennino, gli automi (“la città inquieta del Manierismo”).
Si passa quindi alla quarta mostra “LA CITTA’ ERMETICA DELL’UMANESIMO: VERSO ORIENTE, L’ORIGINE E’ LA META”, Firenze, 10 settembre – 16 ottobre 2013, pensata nel Pronao Museo Marino Marini, attualmente ricongiunta al sacello albertiano (la nuova città dell’Umanesimo) in cui è ospitata una sezione contenente le illustrazioni dell’esordio progettuale dell’arch. Dezzi-Bardeschi negli anni ’60.
Il percorso espositivo continua con la mostra “LA NUOVA CITTA’ DELL’UTOPIA FELICE E IL FUTURO DI FIRENZE”, Firenze, 15 novembre – 15 dicembre 2013, Palazzina Reale della Stazione di Santa Maria Novella in cui sono presentati i progetti relativi alla “nuova città”: Santa Maria Novella, la galleria ipogea; Il teatro della Natura e la barca di Proteo; La palazzina Reale e il futuro della Stazione; Palazzo Vecchio, il viaggio lungo un secolo di Giovanni Michelucci.
La sesta, posta nelle Sale dell’Archivio storico Comunale “ LA CASA E LA CITTA’ DEL NOVECENTO (dal centro alle periferie)”, Firenze, 19 dicembre 2013 – 3 febbraio 2014, presenta attraverso i documenti originali e i modelli conservati presso l’Archivio storico del Comune di Firenze le opere legate alla committenza locale, con un omaggio alla figura e all’opera di Pierluigi Nervi (“La città del Movimento Moderno”).
Questa importante e articolata proposta espositiva si chiude con la “UNA DIFFICLE EREDITA”,Firenze, 14 febbraio – 21 marzo 2014, ubicata nella Sala delle Regie Poste agli Uffizi.
Nel percorso, i visitatori potranno leggere, attraverso i progetti e i modelli esposti, la topografia urbana e l’evoluzione dei luoghi storici della città. I temi trattati affronteranno le problematiche aperte nel corso dei secoli relativamente allo sviluppo della città e alla reinvenzione del suo archetipo. I progetti di attualità, presentati nell’ambito della mostra, evocheranno, come Guide ideali, alcuni riconosciuti grandi Maestri, protagonisti della storia artistica e culturale della città, cui l’iniziativa intende fare significativo omaggio.
Con ciò che scrive Marco Dezzi Bardeschi nella dedica del catalogo ci sembra giusto chiudere per comprendere al meglio lo spirito e l’idealità sottesa a questo progetto : “Cari amici, il breve ma intenso viaggio sentimentale che vi proponiamo su alcuni cari luoghi di un vissuto quotidiano di almeno mezzo secolo attraversa spazi ed incontra personaggi-guida come Lari benevoli, complici inconsapevoli delle ricerche e delle esperienze progettuali discese dal loro ammaestramento. Questo piccolo viaggio nello spazio e nel tempo vuole essere soprattutto un profondo, affettuoso atto di amore verso la città-madre che, pur con i compiaciuti suoi difetti, si vorrebbe sempre migliore, grazie anche a quei suoi (dimenticati) protagonisti che più ci hanno guidato e sostenuto, col loro esempio, ad accostarci con gioia e sempre rinnovata felicità creativa alla sua grande eredità materiale. Un’eredità troppo spesso dai fiorentini vissuta, in quotidiana confidenza, non come una straordinaria risorsa, ma come un peso schiacciante, insostenibile. Dunque o in modo ipercritico e insofferente o, al contrario, come un’astratta mitologia d’identità di comodo per “turisti” convenzionali, comunque mai, da tutti, con indifferenza”.