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[A]rtista in grado di attraversare un secolo, sempre sulla cresta dell’onda, mutando e rinnovando il proprio linguaggio, Picasso è l’icona vincente dell’arte novecentesca. Proprio questa sua capacità di rinnovarsi, divenendo sempre punto di riferimento di un nuovo orientamento artistico, seguito da numerosi seguaci e collezionisti, ha permesso al pittore e alla famiglia di tesaurizzare beni molto consistenti. Un modello vincente, contro l’immagine del genio incompreso, perfettamente incarnata da Vincent Van Gogh.
Accanto alla vendita delle opere e alla gestione dei diritti di riproduzione e d’uso d’immagine, Picasso e i suoi familiari compirono importanti investimenti immobiliari. Per comprendere la consistenza del patrimonio ricavato dalla pittura basti pensare a una delle ex proprietà del maestro, in Francia. L’edificio fu messo in vendita nel 2013, per 220 milioni di dollari. E’ l’ultima casa di Pablo Picasso, nel villaggio francese di Mougins, nella regione Provenza- Alpi – Costa Azzurra, dove visse negli ultimi 15 anni della sua vita e dove mori’ per un attacco di cuore l’8 aprile 1973. L’ultima residenza di Picasso è amplissima ed elegante.
Dispone complessivamente di 35 stanze, di cui 10 camere da letto, otto stanze da bagno; la proprietà dispone anche di una spaziosa una dependance per gli ospiti. Ottimi anche i servizi per il tempo libero e lo sport costituiti da due piscine, da un campo da tennis e da un giardino di grande estensione. La villa, che ai tempi di Picasso era chiamata “mas de Notre Dame de vie, viene posta in vendita da un mercante d’arte belga che la acquisto’ nel 2008 a una cifra che, secondo indiscrezioni, oscillava tra i 13 e i 16 milioni di dollari.