12 cannoni che potrebbero risalire al periodo della guerra d’Indipendenza americana sono stati recuperati nei giorni scorsi, dal fiume Savannah, in Georgia, dal Corpo dei genieri dell’esercito degli Stati Uniti, durante le operazioni di dragaggio dell’ampio corso d’acqua che conduce al porto fluviale di Savannah, a 32 chilometri dalle coste dell’Atlantico.
I pezzi di artiglieria appartenevano, probabilmente, a una delle navi che furono affondate nell’ampio fiume, durante uno degli episodi della guerra di Indipendenza, quando la Marina inglese, chiamata a riportare ordine tra i coloni che erano insorti contro la madrepatria britannica, attaccò gli insorti per riprendere il controllo dello strategico porto del Sud.
La cittadina – che oggi conta circa 140mila abitanti – era stata fondata da poco meno di 50 anni quando si ribellò all’autorità britannica e venne violentemente riportata all’ordine nel 1778. Le ricerche storiche negli archivi britannici permettono di ipotizzare che questi cannoni siano stati a bordo di due o più navi da trasporto di truppe britanniche che erano state affondate dagli inglesi stessi per bloccare il canale e impedire alle navi francesi di portare aiuto agli americani. La pulizia degli antichi pezzi d’artiglieria potrebbe fornire informazioni preziose sull’anno e sul luogo di fabbricazione.