La giovane artista al Premio Nocivelli. "Realizzo principalmente ibridi, assemblando e utilizzando vari mezzi espressivi in base alla natura del progetto - dice Martina Brugnara - Stilisticamente riprendo le forme e lo stile dell’arte minimale e concettuali degli anni 70/80 lavorando con materiali quali il legno, il ferro e oggetti di recupero"
Posts published in Dicembre 2014
Infiniti puzzle a tre livelli di difficoltà ti intratterranno nel magico mondo della pittura d'autore. Entra e gioca
Tra i suggestivi canti natalizi, figura anche la carola di Santo Stefano, una canzone di origine medievale che veniva cantata in Inghilterra, soprattutto nel giorno successivo a quello della celebrazione della nascita di Cristo. Con il sostantivo "carola", la cultura anglosassone identifica i canti natalizi. La carola è la forma più documentata di danza durante il Medioevo, nota già dal XII e XIII secolo nell'Europa occidentale in ambienti di corte e rurali.
Lo sguardo, nella sua naturalezza e acutezza, è fondamentale. Assistiamo al video, bloccando le immagini nel momento in cui l'artista realizza l'occhio, inserendo marrone chiaro, a piatto, racchiudendolo in un arco scuro e lasciando il grigio nero dalla parte opposta, che viene sfericamente innalzato con un piccolo tocco di bianco sporco, in grado di di conferire rilievo al globo.
Al Castello di Acaya, fino al 30 gennaio 2015, la mostra, curata da Pablo Rico e Anna Cirignola, include opere di Yoko Ono, Marina Abramovic, Hidetoshi Nagasawa, Costas Varotsos
Dipingere o disegnare l'arcobaleno non è una delle attività pittoriche o disegnative più facili del mondo, almeno nell'ambito della pittura realistica. Il rischio è quello di rovinare il quadro o di conferire all'arcobaleno stesso un aspetto improbabile,più vicino alle cromie di un manifesto pubblicitario che alla realtà
Cristoforo Munari non faceva differenze. Tra fine Seicento e inizio Settecento aveva ben compreso, lui, ciò che qualcuno fatica a capire ancor oggi. Superbo pittore di nature morte, elevava con ugual entusiasmo al rango di protagonisti della rappresentazione nobilissimi liuti, buccheri trinati e tavole imbandite, traslocando il cibo dai gironi più bassi all’empireo. Le mirabilie d’intreccio di un lussuoso tappeto d’Oriente non riuscivano a far sfigurare gli umili frutti della terra.