In un recente articolo pubblicato su The New York Review of Books, Ingrid D. Rowland paragona la progettazione della nuova sede del Whitney Museum of American Art a New York (che ha aperto le sue porte a maggio) a quella della stravagante chiesa romana di Sant’Ivo alla Sapienza, opera di Francesco Borromini. Quello che accomuna le due strutture non è certo l’architettura, ma la pianificazione avvenuta in entrambi i casi su spazi assai irregolari e sotto la direzione di due artisti che loro malgrado non vollero compromettere nulla pur di rimanere fedeli alle proprie visioni