Agosto 2016

Come creare una Coca-Cola gommosa che puoi tagliare a fettine

Grande mito della modernità e bevanda che ha conquistato il cuore del mondo, indicando una delle vie per il sogno americano e la supremazia ideologica degli Stati Uniti, la Coca Cola è un prodotto amatissimo in tutto il mondo. Non per nulla gli artisti pop - prima di tutti, Andy Warhol - hanno lavorato proponendo l'immagine della celeberrima bottiglia, colpendo così l'immaginario popolare e collocando il prodotto, attraverso il gesto artistico, in un luogo alto, riservato agli Dei. Ora anche i rahazzi lavorano sul concetto.Tra i più seguiti e ammirati filmati di Youtube, s'annovera quello dedicato alla tecnica - semplice e casalinga - che consente di ottenere una "bottiglia" gommosa, piena di liquido elastico. Ecco come si fa
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Ubaldo Oppi, il realismo magico e la solidità di Novecento. Il video dei capolavori

Ubaldo Oppi è nato a Bologna nel 1889. Figlio di un commerciante, trascorse la gioventù a Vicenza. Per due anni fu in Germania e Austria (1907-1909), dove conobbe Klimt. Fu tra i fondatori, con Anselmo Bucci, Leonardo Dudreville, Achille Funi, Emilio Malerba, Pietro Marussig e Mario Sironi, del movimento artistico Novecento. È ritenuto inoltre uno dei maggiori esponenti del realismo magico. a oppi 1
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Dall'oscurità emerge la gioia floreale della vita. Le splendide opere di Willem van Aelst (1627- dopo il 1687)

Vanitas, pittura lenticolare fiamminga che rivela - appunto come se il mondo fosse osservato attraverso una lente - ogni particolare della realtà. La gioia della vita che emerge dall'oscurità, che si corrompe e torna nel buio. Il pensiero barocco, orientato a suscitare, in una contrapposizione, la felicità meravigliosamente effimera della vita piena e l'inganno del piano dei sensi. Nato a Delft nel 1627 e morto ad Amsterdam dopo il 1687 (?) Willem van Aelst, era figlio di un notaio e aveva imparato a dipingere dallo zio, Evert van Aelst. Nel 1645, dopo un periodo di studio alla scuola di pittori Sint-Lucasgild, si trasferì in Francia per completare il percorso formativo. Nel 1649 ottenne la possibilità di essere accolto nell'ambito della corte del Granduca di Toscana Ferdinando II de' Medici. Gli furono richieste nature morte, alcune delle quali rimasero a Firenze, a palazzo Pitti. Nel 1657 tornò nei Paesi Bassi con l'amico Otto Marseus van Schrieck, il pittore delle farfalle e dei serpenti, che lavorava per il Granduca. Da Delft si trasferì ad Amsterdam
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L'identità e la varietà percettiva nelle fotografie di Chiara Talacci

L'opera di Chiara Talacci, finalista al Premio Nocivelli 2015, è stata segnalata dal critico Maurizio Bernardelli Curuz come lavoro di particolare pregio nel quale si inseriscono elementi geometrici, più livelli visivi sovrapposti e diversi elementi percettivi come il traslucido, il trasparente, il solido, il nitido e l'opaco, in una composizione ineccepibile e ricca di suggestioni
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Sofia Cavicchini, la forma tra muro e spazi circostanti crea nuovi Ambienti

Sofia Cavicchini è stata finalista del Premio Nocivelli 2015. Qui illustra la propria opera: "Interessata al superamento dell'idea della pittura intesa come dipinto appeso alla parete e convinta del forte legame tra la pittura e gli altri linguaggi, da alcuni anni la mia ricerca è rivolta alla realizzazione di Ambienti, ovvero di "spazi" tridimensionali concretamente attraversabili dall'osservatore".
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Perchè la firma di Klimt risulta così elegante? Essa è inserita in un rettangolo aureo

Mentre Monet certifica la propria produzione attraverso una firma autografa, posta alla base del quadro, come in calce a una lettera, utilizzando un insieme dalla stesura piuttosto rapida che la rende simile a un autografo, Gustav Klimt utilizza quello che potremmo definire come marchio grafico, contenente il proprio nome e cognome. L'analisi che abbiamo compiuto sulle firme di Klimt, hanno permesso di evidenziare i motivi per i quali, al di là della scelta secessionista della grazia floreale delle lettere,nate dalla trasformazione delle lettere classiche in segmenti decorativi,risiede in una scelta impaginativa del marchio che si basa essenzialmente sulla forma elegantissima del rettango aureo, una figura piana che si sviluppa dall'individuazione del segmento aureo, base di ogni costruzione classica e classicista.
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Mimmo Rotella. Décollages e retro d’affiches. La mostra, l’intervista al maestro e le quotazioni

Il percorso dell’esposizione a Palazzo Reale di Milano analizza alcuni momenti fondanti dell'inizio della carriera dell’artista. A Roma, dove si trasferisce subito dopo il rientro in Italia dalla residenza alla Kansas City University del 1952, Rotella stabilisce un dialogo sia con la generazione precedente sia con i suoi coetanei. È in questo ambito che ricorre a un simbolo del rinato contesto urbano: il manifesto pubblicitario
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Il bacio, Alfred Eisenstaedt – Chi erano il soldato e la ragazza?

14 agosto 1945. Di bocca in bocca vola la notizia della resa del Giappone. La guerra è finita anche per gli Stati Uniti. La gente esulta, si abbraccia, grida di felicità, anche in Times Square. Proprio nel momento in cui le strade e le piazze sono occupate da gente festante, il fotografo Alfred Eisenstaedt è sulla via. davanti a sè vede una scena che sarebbe divenuta memorabile; l'amore che vince la guerra. Un marinaio si avvicina infatti a un' infermiera la abbraccia, la piega fino a a baciarla profondamente per la gioia
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Elisa Breton – Le scatole surreali e l'immenso dolore della bellissima musa di André Breton

Il 13 agosto 1943, durante una gita in barca al largo delle coste del Massachusetts, Ximena annega. Elisa precipita in un dolore immane, connotato anche da sensi di colpa. Tenta il suicidio. La sua vita è finita. Dal Cile, per darle sostegno morale, giunge un amico. Un giorno di dicembre del 1943 i due si recano a pranzo in un ristorante francese, a New York. E qui avviene un incontro risarcitorio e fatale
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Iconografia geografica: ma com'erano fatti i nostri mappamondi? Ecco l'Italia vista dal satellite. Il video

Carte geografiche e mappamondi rivelano le difficoltà prospettiche e di rilevamento che l'umanità ha incontrato durante la stesura di mega-mappe, nelle quali risultava più una georafia di convenzione che una descrizione simile alla realtà. Ecco dall'Orbiter l'Italia vista dallo spazio da 400 chilometri di altezza. Illusione prospettica o errore nei mappamondi?
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