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Posts published in Febbraio 2018

Zeng Fanzhi, questa pittura cinese contemporanea vale milioni. Il video

Zeng Fanzhi, nato nel 1964 a Wuhan , provincia di Hubei, in Cina, è un artista cinese con sede a Pechino, che risulta tra i più amati p oichè unisce tratti inequivocabili della propria cultura, rivisitazione dell'arte rinasscimentale italianae un accesso al mondo warholismo, attraverso il recupero di una matrice disegnativa pop. Zeng è un punto di incontro tra più culture, che parzialmente, possono pur rispecchiarsi nei suoi quadri.quella asiatica, quella europea e quella americana. Questa particolare collocazione linguistica e il sostegno notevole. da parte del mercato cinese, anche alle aste internazionali, portano l'artista tra i pittori viventi più valutati del mondo.

Artigiano o artista? Quando, come e perchè i due ruoli iniziarono a distinguersi

Nel millennio racchiuso nel termine “Medioevo”, che va dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente agli inizi del Quattrocento, coloro che oggi definiremmo “artisti” erano detti “artifices”, termine con il quale venivano chiamati tutti gli artigiani: e proprio questo diverso uso del termine “artefice” rivela la differenza tra la concezione moderna e quella medievale dell’arte e dell’attività artistica. Nel lungo scorrere del Medioevo avvennero migrazioni di popoli, il Cristianesimo subentrò alle antiche religioni politeistiche, si trasformarono completamente la società e l’intera geografia dell’Occidente

Elisabetta Sirani fu avvelenata? Storia di una grande pittrice morta a 27 anni

Era figlia di Giovanni Andrea Sirani, assistente principale Guido Reni, ottimo pittore al quale il destino aveva riservato l'impossibilità di continuare a dipingere a causa di una forma di gotta che lo aveva colpito, oltre ai piedi, anche alle mani. Elisabetta, che si era formata nella bottega del padre, prese le redini dell'impresa paterna e la volse al femminile, chiamando a lavorare giovani colleghe, tra le quali la pittrice Ginevra Cantofoli

Nathan Coley – L'artista scozzese che trae sacralità dal cartone

Per tutto il 2014 la Scozia analizza, studia e propone in mostre gli artisti che hanno segnato la rinascita dell'arte contemporanea sul territorio. Tra le presenze più significative, quella di Nathan Coley, nato nel 1967 a Glasgow. Finalista al Turner prize nel 2007, Coley si è formato alla scuola d'arte della città natale. L'artista, come possiamo vedere, lavora spesso a livello di installazioni nelle quali egli propone gli edifici in un'aura di rilettura della sacralità; anche per questo motivo egli ha presentato lavori con chiese o lastre tombali e ha realizzato vere e proprie sepolture. Attualmente vive e lavora a Glasgow.

Plautilla Nelli, la suora-pittrice innamorata del pensiero di Savonarola

“Pochi sanno che da ben più di cinque secoli Firenze è un vero e proprio centro per l'arte al femminile” spiega Jane Fortune, fondatore e presidente di AWA. “Le opere di artiste donne che abbiamo ritracciato e censito nei musei e chiese di Firenze sono più di 2.000. Sono una parte ‘invisibile’ della storia dell’arte, che necessita di essere restituita al pubblico. Plautilla Nelli ha aperto la strada ad altre donne della sua epoca e ha goduto di un successo senza precedenti. È l'ispirazione il vero stimolo della nostra missione: dare voce alle donne artiste del passato. Grazie a questa mostra, Nelli non sarà più tra le artiste ‘invisibili’”. La mostra realizzata dagli Uffizi

I mondi fatati e meravigliosi della fotografa Katerina Plotnikova. Un piccolo incanto

Nell'ambito della cultura russa esiste un filone iconografico ricorrente che raccorda figure evanescenti femminili, che si librano come lievi spettri, con l'assoluto naturale di grandi pianure e foreste. Si ritiene che la matrice delle suggestioni sia legato alle comunità di origine tedesca presenti a ovest dell'ex impero sovietico, che esplicitavano la propria cultura di derivazione romantica attraverso la leggenda della Sposa prussiana, una giovane, splendida donna, che muore, viene sepolta ma il cui cadavere sparisce misteriosamente. Essa così riappare nelle foreste e nelle vaste piane per riaccedenre con la propria melanconica bellezza l'idea dell'eternità dell'anima, della bellezza e del sogno di un popolo, come quello prussiano, che non sarà schiacciato dai russi. In questi territori narrativi si dirige la fotografa moscovita Katerina Plotnikova (1987).

L’abbaiare del cane e le bestie in allerta davano un senso preciso alle scene dipinte

L’atteggiamento di allerta si configura come uno dei massimi esempi della funzione iconografica svolta, nei dipinti, dagli animali da compagnia, che si rivelano, nella maggior parte dei casi, non tanto come elemento scenografico, quanto come autentici motori di senso finalizzati al condizionamento della scena stessa. Cani e gatti, dunque, come indicatori di tracce sonore, atti a coinvolgere non solo la vista ma anche l’udito dello spettatore.

Piacere, Leonardo. Pico, onoratissimo. L'incontro tra i due geni sul neo-platonismo

Non si può non credere infatti che Leonardo non abbia conosciuto la vicenda che ruotò attorno alle novecento tesi di Pico, al valore di queste come sintesi mirabile di ogni corrente filosofica antica e del pensiero scolastico, e all’implicita eresia che attribuiva al demiurgo la creazione di altri mondi della vita umana

Giorgio Morandi quotazioni gratis – Il video delle opere

Partendo da una ricerca del volume, che pone le radici negli edifici di Giotto, alle prese con la verità possente di ciò che appare, Giorgio Morandi fu uno straordinario interprete della natura morta, intesa in una connotazione architettonica e metafisica. I colori che egli usa risentono delle ricerche a livello internazionale, nel Novecento a partire da Cézanne

Erresullaluna + Chuli Pasquin, Danza macabra

Premio finalisti Nocivelli 2017, gli autori analizzano qui la propria opera: "Siamo da sempre interessati alle tradizioni del nostro paese e della nostra cultura. In un certo senso, potremmo dire che nelle nostre fotografie c’è tutto quello che abbiamo avuto intorno da quando siamo piccoli: i simboli cattolici, le tradizioni pagane, i libri nelle biblioteche e le pareti decorate che abbiamo lasciato si degradassero in ville dimenticate. Queste cose inevitabilmente ci appartengono e sentiamo il bisogno di assimilarle, la curiosità di conoscerne la storia. La Danse Macabre è un tema antico che è stato quasi dimenticato, perché parlare di morte e disfacimento è molto più terribile ora, con l’ossessione contemporanea del corpo, che nel Medioevo".