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Posts published in Maggio 2018

Federico Barocci – I disegni delle Madonne nude. Perché le disegnava senza vesti?

In alcuni disegni preparatori di Federico Barocci, la Vergine Maria
è raffigurata senza veli, come una sensuale Venere classica.Nessun intento blasfemo, però, da parte dell’artista, che nei bozzetti cercava con maniacale puntiglio la perfezione anatomica
dei futuri protagonisti delle sue tele sacre

Kubrick, le scene dei suoi film ispirate ai grandi quadri di Van Gogh, Füssli, Hogarth, Balthus e Rinascimento

I riferimenti all’arte possono quindi richiamare temi e contenuti collegati a determinate opere, oppure evocare parallelismi tra le opere citate e le situazioni narrate nel film; ad esempio, la Pop art costituisce in Arancia meccanica l’esemplificazione dell’asservimento consumistico all’origine delle devianze del protagonista, mentre in Barry Lyndon i “quadri” che il regista mette in scena hanno la funzione di elementi di mediazione fra il presente ed il passato, una macchina del tempo per raggiungere un’epoca distante, e, contestualmente, nella loro lontananza e fissità, alludono all’impossibilità di un approccio vero e profondo con la Storia, di cui è disponibile solo la rappresentazione.

Amit Bar, idillio campestre. Nuovo gioco del nudo nell'ambiente, tra gli alberi secolari

Il fotografo Amit Bar prosegue nel suo divertissement sul tema del nudo inserito in ambienti suggestivi e panoramici, in video e scatti che uniscono la visione estetica all'ironia. L'origine israeliana dell'artista induce anche a considerare che il nudo abbia anche una funzione politica per proclamare libertà che sono negate dal mondo arabo e che costituiscono, invece, un elemento importante dell'ambiente visivo europeo. Questa volta propone il rapporto tra alberi secolari e la flessuosa modella che appare in tutti i suoi filmati. Un piacere per l'occhio, in tutta leggerezza. Il soggetto prende il set con ironia. E ciò non guasta

Pierino da Vinci rubò allo zio Leonardo volti e sorrisi per le sue statue

Nonostante non si fossero mai conosciuti, il ragazzo di Vinci fu cresciuto nell’aura straordinaria del celebre fratello del papà. Al punto che fece propri gli esiti della grazia leonardesca, suscitati da un enorme rispetto per la figura umana e dall’attenzione ai moti dell’anima. Le sue sculture dimostrano un’attenta osservazione dei dipinti di quell’illustre familiare che ne divenne il “padre a distanza”

Idiiville, il fascino olivastro della modella ceco-giapponese. Il video delle pose

"Il mio vero nome è Christine - dice la protagonista delle foto di nudo d'arte, conosciuta come Idiiville - Sono una modella a tempo pieno. La mia origine? Sono mezza giapponese e mezza ceca. E abito a Los Angeles. La mia pelle ha un tono olivastro leggermente abbronzato. Ho capelli lunghi, castano scuri. E non ho mods tatuaggi, piercing o interventi di decorazione del corpo"

Dalì: aragoste come telefoni, orologi di bronzo fusi e kitsch programmatico. Il video delle sculture

 Salvador Dali fuse la metafisica - fu, evidentemente, il surrealista più vicino al mondo di De Chirico - in un forno di immaginazione kitsch che precorse il neo-pop ironico dei nostri anni. Nell'ambito della produzione di sculture e oggetti d'arredamento, Dalì procedette per accumulo formale e sovraesposizione semantica: grosse labbra di donna, invasione di orologi fusi, accese dissonanze cromatiche, aragoste come cornetti del telefono eccetera. Ma lo sapevate che esiste un museo, in Francia, che espone la più bella collezione di sculture dell'artista, nel mondo? Uno spazio dedicato al surrealista, nella sua roccaforte di Montmartre.

Frida Kahlo vista dall'amante fotografo Nickolas Muray. La storia. Le foto

Nel maggio 1931, Nickolas Muray, (Seghedino, 15 febbraio 1892 – New York, 2 novembre 1965), fotografo di origine ungherese, viaggiò in Messico dove incontrò l'artista Frida Kahlo, (Coyoacán, 6 luglio 1907 – Coyoacán, 13 luglio 1954) una donna che non avrebbe mai dimenticato. Figlio di un postino, Nickolas era emigrato negli Stati Uniti, facendo l'incisore e successivamente il fotografo. Scelse di immortalare le dive ed ebbe fortuna.
L'incontro con Frida, che divenne passione amorosa ed amicizia, fu favorito da tanti elementi in comune. Il papà delle pittrice, infatti era un fotografo ungherese come Muray. Tra le più belle e intense fotografie di Frida figurano, appunto quelle scattate da Nickolas, che pose in luce i tratti caratteriali della donna, le sue passioni. E che utilizzò il colore come elemento in grado di fare luce su una donna che viveva in un mondo di divine policromie

Fiori primaverili di cartoncino. Creano gioia. Come realizzare queste semplici e allegre decorazioni

Le immagini con le quali otteniamo una proiezione psicologica e spirituale, nei nostri spazi personali, contribuiscono notevolmente alla nostra gioia e alla nostra salute. La psiche percepisce trasformando in reazioni fisiologiche le immagini con effetto calmante. Poiché, ad esempio, guardare un prato fiorito è ben diverso che osservare lo stesso spazio sconvolto da esplosioni di bombe?  Serenità e inquietudine. I fiori portano colore e serenità Prosperità. Ritagliamoli nei cartoni colorati.