Verrà smontata vetro per vetro, questa estate, la splendida copertura luminosa del bunker tedesco sulla spiaggia di Leffrinckoucke, vicino Dunkerque portato a una dimensione poetica e spiritualmente bonificato dall’artista Anonyme. Un lavoro splendido di land art e, al tempo stesso, un esempio di straordinaria intelligenza nell’ambito della ridefinizione di monumenti e vestigia inquietanti, che assume una valenza notevole proprio nelle settimane in cui, in tutto il mondo, prevale, rispetto ai monumenti del passato, un’assurda campagna di cancellazione. Anonyme – artista eccellente – aveva indicato una via: quella dell’interazione semantica e della ridefinizione spaziale. Ma la comunità, evidentemente, per quanto ammaliata dalla realizzazione non si è presa a carico il lavoro che era stato realizzato gratuitamente dall’artista. L’opera – è chiaro – richiede una manutenzione annuale. Sarà sì documentata, quest’opera, da migliaia di fotografie. Ma il suo valore – a nostro giudizio – non era quello di un’istallazione effimera, ma quello di un monumento da incardinare saldamente al tempo. (curuz)
“È con il solstizio estivo che vi annuncio la fine del progetto “Riflettere” e il tramonto del bunker-specchio. Iniziata clandestinamente nel marzo 2014 e interamente autofinanziata, senza alcun sostegno pubblico o privato, questo lavoro ha illuminato la spiaggia di Leffrinckoucke, vicino Dunkerque e la sua storia per poco più di 6 anni.
Questo monumento solare, opera faraonica, ha richiesto 4000 ore di lavoro. L ‘ho restaurato ogni anno, dal suo completamento nel settembre 2015, dopo un anno e mezzo di lavori. Di bunker su questa spiaggia di Leffrinckoucke, ce ne sono decine che crollano, si sgretolano, si disgregano con l’erosione marina, con i movimenti delle dune, con ii venti… Costruiti nel 1944, questi mostri di cemento hanno fatto parte del progetto di difesa tedesco: il muro dell’Atlantico. L ‘ opera scomparirà come è apparsa nello spazio naturale delle Dune delle Fiandre, gradualmente, pezzo di specchio dopo pezzo, lasciandovi l’occasione della (ri) scoprire un’ultima estate.
Dal 2015 erano necessarie quasi 500 ore e altrettante cartucce di colla ogni anno per ripristinare questo enorme edificio di 350 m2. Non potendo continuare a mantenere da solo questa opera e impegnato in altri progetti, oggi mi vedo costretto a porvi fine. Oltre a qualche scottatura e le tasche piene di sabbia, preservo da questa incredibile avventura artistica ma anche umana solo bei ricordi e i vostri numerosi feedback, le molteplici modi in cui vi siete espressi mi hanno colpito molto. Così ho visto passare centinaia di fotografie, video, dipinti, testi, alcuni dei quali assolutamente stupendi. Queste interpretazioni di “Riflettere” e le altrettante tracce del passaggio pressp questa opera, ora vorrei raggrupparle in un libro. Quindi lancio un appello alle centinaia di fotografi (professionisti o dilettanti), videografi, pittori, scrittori che hanno immortalato questa installazione affinché mandino le loro ′′ riflessioni ′′ a: anonymeuntitled@gmail.com
prima dell’equinozio autunno, martedì 22 settembre 2020 alle 15. Auguro a tutti voi una bellissima estate”