[L]a Galleria civica di Modena ha tenuto nel 2014 nella sede della Palazzina dei Giardini Dreams and Conflicts, una mostra dedicata al gruppo sloveno IRWIN. Curata da Julia Draganović e Claudia Löffelholz di LaRete Art Projects, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, prima tappa di un progetto espositivo in collaborazione con la Kunsthalle Osnabrück (Germania) e il Łaźnia Centre for Contemporary Art di Danzica (Polonia).
La storia del collettivo artistico sloveno nasce nel 1983 dal sodalizio di giovani artisti provenienti dai movimenti del punk e del graffitismo di Lubiana: Dušan Mandič, Miran Mohar, Andrej Savski, Roman Uranjek e Borut Vogelnik che si uniscono e fondano il gruppo Rrose Irwin Sélavy, in onore dello pseudonimo femminile di Marcel Duchamp.
Nel 1984 fondano, in collaborazione con il gruppo musicale Laibach e la compagnia teatrale Gledališče sester Scipion Nasice, un ampio collettivo di artisti noto come Neue Slowenische Kunst (NSK), Nuova Arte Slovena, che coinvolgerà in seguito altri collettivi artistici attivi nella grafica, nella video arte e nella filosofia.
Collaborazione e condivisione sono a un tempo la base e l’inevitabile conseguenza sia di IRWIN sia della Neue Slowenische Kunst, che si posiziona nella realtà politica e culturale della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Con il collasso del socialismo, all’inizio degli anni Novanta, cambiano radicalmente i presupposti della loro operazione artistica e nel 1992 avviene la trasformazione della Neue Slowenische Kunst in NSK State in Time. In seguito all’emergere di una moltitudine di nuovi stati, il collettivo NSK decide quindi di oggettivare la propria natura nella forma di uno stato. Non uno stato territoriale, ma uno stato di pensiero, che si esprime, di fatto, attraverso pubbliche apparizioni in progetti culturali, grazie ai quali si delineano la sua immagine e i suoi contenuti e si stabiliscono molteplici relazioni tra i suoi cittadini, che gradualmente aumentano grazie alle iniziative a cui partecipano.
Dopo più di 30 anni, IRWIN oggi è il collettivo più longevo del panorama artistico mondiale (eccezione fatta per i gruppi artistici che sono coppie anche nella vita, come Gilbert & George o Eva & Adele). La mostra alla Galleria Civica di Modena metterà il focus sulle strategie di collaborazione del gruppo, sia all’interno dello stesso collettivo – che permette linguaggi molto diversi a ogni singolo membro – sia alle collaborazioni con altri che includono il progetto pluriennale NSK, ma anche cooperazioni con artisti come Marina Abramović, Andres Serrano o Joseph Beuys.
Nell’ambito della mostra apre anche il Consolato di NSK State in Time, dove sarà possibile richiedere il passaporto che dà diritto di aggiungere alla propria cittadinanza quella della nazione utopica, fondata nel 1992. Come in altri “uffici-passaporti” itineranti aperti in passato – tra cui il primo a Mosca nel 1992 e quello al MoMA di New York nel 2012 – viene offerta l’opportunità di riflettere insieme sulla possibilità di un nuovo stato, e viene inoltre data l’occasione straordinaria di poter acquisire una cittadinanza alternativa, che si aggiunge a quella nazionale, per tutti quelli che si identificano con i principi costituenti di NSK: le pari opportunità e l’uguaglianza a prescindere dall’appartenenza etnica o nazionale, sessuale o religiosa.
Oltre al consolato di NSK State in Time la mostra presenterà fotografie, installazioni e video che sono il risultato di più di trent’anni di pratiche collaborative che IRWIN ha esercitato insieme ad alcuni degli artisti e pensatori più significativi del nostro tempo, ma anche con cittadini medi.
Collettivo artistico sloveno IRWIN
I simboli – per gli IRWIN – possono avere significati e connotazioni differenti in luoghi e momenti diversi grazie all’analisi delle loro origini. Il loro lavoro, connotato da un acuto umorismo e una marcata ambiguità, esprime una complessa e sottile connessione tra arte e ideologia. Nel 1984 fondano, in collaborazione con il gruppo musicale Laibach e la compagnia teatrale Gledališče sester Scipion Nasice, un ampio collettivo di artisti noto come Neue Slowenische Kunst (NSK), ovvero Nuova arte slovena, un sodalizio di gruppi artistici di origine pluri-disciplinare alla ricerca di vie d’uscita dall’universo dell’arte locale, così chiuso e auto-referenziale.
Dopo le dichiarazioni d’indipendenza dalla Repubblica Federale della Jugoslavia da parte di Croazia e Slovenia, Neue Slowenische Kunst nel 1992 fonda la nazione “NSK State in Time”. Invece di richiedere un territorio, NSK si fonda su uno “stato di pensiero” i cui confini cambiano in relazione ai singoli membri dello stato. Nel momento della sua formazione, “NSK State in Time” fu definito come un organismo astratto, un corpo suprematista installato in uno spazio socio-politico reale costituito dal movimento dello spirito e dal lavoro dei singoli soci.
A distanza di vent’anni i cittadini in possesso del passaporto del “NSK State in Time” sono più di quattordici mila – appartenenti innanzitutto al mondo dell’arte, ma non solo – che non si stancano di riflettere su un nuovo stato, uno stato migliore, in cui forse si possa trovare anche un po’ di felicità. IRWIN ha partecipato, tra l’altro, a progetti presentati a Manifesta, alla Biennale di Venezia e al MoMA di New York.