Giorgio de Chirico e l'oggetto misterioso. La mostra alla Reggia di Monza

“Giorgio de Chirico e l’oggetto misterioso” è ospitata nel Serrone della Villa Reale dal 27 settembre 2014 fino al 1 febbraio 2015.

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Giorgio de Chirico e l’oggetto misterioso.
Reggia di Monza, Serrone della Villa Reale
Viale Brianza, 2 – 20090 Monza
27 settembre 2014 – 15 marzo 2015
Orari
Dal lunedì al giovedì: 10.00-13.00 / 14.00-19.00 – Venerdì: 10.00-13.00 / 14.00-22.30
Sabato e domenica 10.00-20.00
Biglietti
Intero: 10,00 euro / Ridotto: 8,00 euro / Scuole: 5,00 euro
Prevendita biglietti
www.ticketone.it
Informazioni
Tel. 039.2312185 / 02 45496874
www.dechiricomonza.com – info@dechiricomonza.com
www.reggiadimonza.it – comunicazione@reggiadimonza.it
http://www.facebook.com/ReggiaDiMonza
Info e prenotazioni scuole e gruppi
Tel. 0362 41472 / Cell. 391 111 2022 (Il servizio è attivo dal Lunedì a Venerdì dalle ore 9:00 alle ore 12:30 e il
Mercoledì dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00)
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Locandina_deChiricoMonza[L]a mostra, promossa dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza in collaborazione con il Comune di Monza, è ideata, prodotta e organizzata da ViDi in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Giorgio de Chirico è senza dubbio la figura artistica più importante e poliedrica del panorama italiano del Novecento. Pittore, scultore, scenografo, costumista, scrittore, illustratore di opere letterarie, dal racconto mitologico ai grandi classici moderni, grande conoscitore della filosofia antica e moderna e amante della cultura classica, riporta nelle sue opere elementi di questa sconfinata conoscenza. La sua
pittura metafisica è carica di suggestione, ricca di atmosfere enigmatiche in cui dominano l’immobilità e il silenzio, dove la prospettiva ha un ruolo fondamentale all’interno della composizione. L’esposizione, a cura di Victoria Noel-Johnson con la collaborazione di Simona Bartolena, presenta oltre trenta opere della collezione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico dagli anni Quaranta fino alla metà degli anni Settanta, con l’obiettivo di illustrare il ruolo che l’oggetto misterioso gioca nella produzione artistica del Maestro.


Il percorso della mostra sarà iconografico, per meglio approfondire il rapporto del pittore con alcune tematiche della sua ricerca, in particolare con la presenza ricorrente di alcuni oggetti.
Il microcosmo artistico di Giorgio de Chirico, fatto di visioni, fantasie e ricordi, ci offre un punto di vista inconsueto su oggetti comuni e molto famigliari che pensiamo di conoscere, ma che all’interno dell’opera assumono un significato diverso nel momento in cui vengono combinati tra loro in modo inaspettato o illogico.
“[…] mi accorsi che ci sono moltissime cose strane, sconosciute, solitarie che possono essere tradotte in pittura […]. Rappresentarsi tutto come enigma […][incluso] l’enigma di cose considerate in genere insignificanti. Sentire il mistero di certi fenomeni dei sentimenti, dei caratteri di un popolo, immaginare anche i geni creatori come oggetti molto curiosi che possiamo rigirare da tutti i lati. Vivere nel mondo
come in un immenso museo di stranezze, pieno di giocattoli bizzarri, variopinti, che cambiano aspetto, che a volte come bambini rompiamo per vedere come sono fatti dentro. – E, delusi, ci accorgiamo che sono vuoti” (Giorgio de Chirico, ca. 1912).
Lungo il percorso espositivo le opere saranno accompagnate da video, racconti suggestivi e suoni per un’immersione completa nella vita e nell’opera di Giorgio de Chirico. Attraverso i suoi ricordi, le sue fantasie e le sue visioni il pubblico avrà la possibilità di scoprire la straordinaria personalità artistica e umana del Grande Metafisico che ritroviamo in tutti i suoi lavori e che ha avuto un ruolo fondamentale nello scenario artistico internazionale del Novecento. La mostra, infatti, intende anche approfondire l’influenza che de Chirico ha avuto su buona parte dei linguaggi d’avanguardia del XX secolo

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa