I bassifondi del Barocco in mostra a Roma

L'Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenta d nelle Grandes Galeries la mostra "I Bassifondi del barocco. La Roma del vizio e della miseria", fino al 18 gennaio 2015

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I Bassifondi del barocco. La Roma del vizio e della miseria
7 ottobre 2014 – 18 gennaio 2015
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Orari: da martedì a domenica (chiuso il lunedì) 11.00-19.00 (ultimo ingresso alle 18.30)
Biglietto comprensivo di visita guidata ai giardini e a Villa Medici e ingresso alla mostra: 12 euro (intero) | 6 euro (ridotto)

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[L’]Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenta dal 7 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015 nelle Grandes Galeries la mostra I Bassifondi del barocco. La Roma del vizio e della miseria, curata da Francesca Cappelletti, professore di storia dell’arte moderna dell’Università degli Studi di Ferrara, e Annick Lemoine, responsabile del dipartimento di Storia dell’arte dell’Accademia di Francia a Roma e professore all’Università di Rennes 2. L’esposizione è ideata e organizzata nell’ambito di una collaborazione tra l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e il Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris, dove verrà presentata dal 24 febbraio al 24 maggio 2015.



Anonimo, cerchia di / Anonyme, cercle de Bartolomeo Manfredi, Bravo che fa un gesto volgare / Homme faisant le geste de la fica, c. 1615-1625, olio su tela / huile sur toile, Museo nazionale di Palazzo Mansi, Lucca
Anonimo, cerchia di / Anonyme, cercle de Bartolomeo Manfredi, Bravo che fa un gesto volgare / Homme faisant le geste de la fica, c. 1615-1625, olio su tela / huile sur toile, Museo nazionale di Palazzo Mansi, Lucca

I Bassifondi del barocco svela il lato oscuro e volgare della Roma barocca, quello dei bassifondi, delle taverne, dei luoghi di perdizione. Una Roma “alla rovescia”, abitata dai vizi, dalla miseria e da eccessi di ogni tipo, che è all’origine di una stupefacente produzione di opere, ricca di paradossi e invenzioni. L’esposizione mostra per la prima volta questo aspetto trascurato della creazione artistica romana, da Caravaggio a Claude Lorrain, mostrando il volto nascosto della capitale del papato, fastosa e virtuosa, e degli artisti che lì vissero.

Roeland van Laer, Bentvueghels in un’ osteria romana / Bentvueghels dans une taverne romaine, 1626-1628, olio su tela / huile sur toile, Museo di Roma – Palazzo Braschi
Roeland van Laer, Bentvueghels in un’ osteria romana / Bentvueghels dans une taverne romaine, 1626-1628, olio su tela / huile sur toile, Museo di Roma – Palazzo Braschi

Roma nel Seicento era il centro culturale più vivo e all’avanguardia d’Europa e attirava artisti da tutti i paesi. Italiani, francesi, olandesi, fiamminghi, spagnoli che vissero e fecero carriera nella capitale delle arti. A contatto con questa “splendida e misera città”, sovvertirono i codici espressivi e i canoni di bellezza, confrontandosi con l’universo dei bassifondi, la vita notturna e i suoi pericoli, il Carnevale e le sue licenze.

Giovanni Lanfranco, Giovane nudo sul letto con un gatto / Jeune homme nu au chat sur un lit, 1620-1622, olio su tela / huile sur toile, collezione privata / collection particulière
Giovanni Lanfranco, Giovane nudo sul letto con un gatto / Jeune homme nu au chat sur un lit, 1620-1622, olio su tela / huile sur toile, collezione privata / collection particulière

La mostra presenta più di cinquanta opere, realizzate a Roma nella prima metà del XVII secolo da artisti provenienti da tutta l’Europa, tra cui Claude Lorrain, Valentin de Boulogne, Jan Miel, Sébastien Bourdon, Leonaert Bramer, Bartolomeo Manfredi, Jusepe de Ribera, Pieter van Laer. Il pubblico potrà scoprire nelle Grandes Galeries i dipinti dei più grandi pittori Caravaggeschi, dei principalipaesaggisti italianizzanti e dei Bamboccianti, araldi della rappresentazione della vita comune di Roma e della campagna circostante. Quadri, disegni, stampe provenienti dai più importanti musei europei, ma anche opere che fanno parte di collezioni private, raramente esposte in pubblico.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa