Fanno un bagno nel mare e trovano il forziere del tesoro: 53 monete romane d’oro perfettamente conservate

Il contenitore venne probabilmente nascosto nei pressi delle rocce della costa, attorno al V secolo dopo Cristo, per sottrarlo al passaggio dei barbari Alani. Chi lo nascose morì prima di poter dire ai familiari dove avesse messo il denaro

Un grande tesoro è venuto alla luce, grazie a due turisti che si sono tuffati, con maschere e pinne, per ammirare i fondali nei pressi della costa di Alicante, esattamente a Portixol di Xabia, una località turistica a nord di Alicante, in Spagna.
In un primo momento avevano visto una moneta luccicare in una fessura tra due pietre, ma non avevano verificato perchè trovare monetine moderne è molto facile, nei pressi della costa. Poi i due – che sono amici e cognati – hanno ripensato a quanto avevano visto: il colore di quella moneta era parso diverso da tutte le altre. E se fosse stata d’oro? Hanno provato un’altra immersione e sono arrivati a sette metri, dove c’era quel materiale.

Hanno così recuperato, da quella fessura, tra le pietre, 8 monete d’oro, che risultavano evidentemente antiche e in perfetto stato di conservazione. Le hanno messe in un barattolo al quale hanno aggiunto un po’ di acqua marina – con l’idea di non sottrarle bruscamente dall’ambiente in cui erano state immerse per quasi due millenni – e si sono recati al municipio. Complessivamente, grazie all’intervento successivo dagli archeologi dell’università di Alicante, sono state recuperate 53 monete più i chiodi e il piombo del forziere. Monete d’oro battute soprattutto ai tempi Valentiniano, Teodosio, Onorio e Arcadio. Il piccolo tesoro dovrebbe essere stato raccolto nel forziere tra la fine del IV e gli inizi del V secolo d.C.

Non si pensa che il cofano del tesoro sia stato perso da una nave, ma si ritiene che sia caduto dalla costa stessa. E’ possibile che i proprietari avessero nascosto il forziere tra le rocce, ben riparato, per evitare che finesse preda delle incursioni degli Alani, che battevano la costa iberica. Chi lo nascose morì prima di poter dire ai familiari dove avesse messo il denaro.
Con il tempo il forziere potrebbe esser stato smembrato dall’esposizione al sole e all’acqua e le monete potrebbero essere scivolate poco più sotto.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz