Trovato il tesoro della palude. Scoperti una ciotola d’oro e braccialetti di 3mila anni fa, 500 gli oggetti di bronzo

Trovati nel contenitore anche i resti di materiale organico, forse piccole stole che il celebrante utilizzava per i riti. Finita la celebrazione ripose poi gli oggetti liturgici nel contenitore e li seppellì per sicurezza. Nei pressi anche le offerte dei fedeli, che donavano oggetti di bronzo

Una ciotola d’oro di oltre 3000 anni fa, fili o braccialetti d’oro, tracce di stoffe – probabilmente sciarpe o stole liturgiche avvolte da fili d’oro – 500 tra coltelli e oggetti di bronzo di bronzo e tante ceramiche. I resti di un insediamento di notevoli dimensioni per quell’epoca: probabilmente 10 ettari.

La ciotola d’oro trovata durante gli scavi. A. Rausch/Novetus Archäologie & Architektur
Il prezioso oggetto del 1000 a. C. conteneva braccialetti in filo d’oro e resti di panni liturgici. A. Rausch/Novetus Archäologie & Architektur

E’ di straordinario interesse il ritrovamento compiuto dagli archeologi a Ebreichsdorf – cittadina di 10mila abitanti che si trova nel distretto di Baden, in Bassa Austria, a 30 chilometri sud da Vienna – durante i lavori di scavo preventivo – campagna 2021 – in vista della realizzazione di una stazione ferroviaria.

Il luogo in cui è avvenuto lo scavo archeologico prima della realizzazione di una stazione ferroviaria

Il tesoro, legato probabilmente a un luogo di culto dell‘Età del Bronzo, si trovava originariamente in una zona paludosa, forse ai margini di una pozza d’acqua di un più ampio acquitrino che, nei secoli successivi, fu bonificato. I materiali, copiosissimi, sono emersi generalmente a una profondità di 2 metri e mezzo, mentre la ciotola era a una profondità inferiore, a ridosso dei resti di un muro.

Nel periodo compreso tra il 1300 e il 1000 a.C. l’insediamento scoperto nell’area dell’attuale Ebreichsdorf era abitato da una comunità appartenente alla cosiddetta cultura dei campi di urne (il nome è legato al tipo di rito funebre, simile alla cremazione). Siamo verso la parte finale dell’età del Bronzo.
La comunità locale aveva una vita sedentaria. Era dedita all’agricoltura e all’allevamento, soprattutto ovino.

La ciotola fu realizzata in una lamina d’oro lavorata a sbalzo dall’antico artigiano. E’ decorata fittamente e dominata da motivi solari. È alta 5 cm e ha un diametro di 20 cm. È lavorata in una lamina d’oro molto sottile, composta al 90 per cento d’oro, al 5 per cento argento e all’altro 5 per cento di rame. Ora i ricercatori stanno cercando di determinare da dove provengano i metalli utilizzati per la realizzazione del prezioso oggetto liturgico di 3mila anni fa, che conteneva, riposti accuratamente, due bracciali realizzati con fili d’oro e i resti di sciarpe o di stole liturgiche, anch’esse avvolte dal filo aureo.

Il piccolo paramento liturgico avvolto da un filo d’oro

I grumi organici, forse di tessuto o di pelle, sono stati inviati in laboratorio per un approfondimento che consenta di stabilire il materiale da cui sono composti. Il tessuto o il cuoio erano stati cuciti con filo d’oro. Filo d’oro che è stato arrotolato anche attorno all’oggetto, con un ordine preciso, probabilmente al termine di una cerimonia, 3mila anni fa.  Finita la celebrazione il sacerdote ripose gli oggetti liturgici nel contenitore e li seppellì per sicurezza. E’ ipotizzabile Che il sacerdote sia morto e che la ciotola non sia stata, per questo, trovata dai membri della comunità, che non erano a conoscenza del luogo in cui la ciotola era stata sepolta o nascosta.

Gli scavi hanno permesso di trovare, nelle aree adiacenti, 500 oggetti di bronzo, soprattutto spilloni, pugnali e coltelli, probabilmente ciò che noi chiamiamo ex voto o comunque offerte.“Tutti oggetti senza segni di danni o di usure – riferisce il dottor Sip – Ciò significa che non erano stati scartati, ma probabilmente erano stati deposti o gettati in acqua per motivi rituali”. Teniamo conto che il bronzo lavorato e trasformato in utensili aveva un valore elevato. Sul fondo dello scavo sono stati trovati anche centinaia di chili di resti di conchiglie, di ceramica e di ossi di animali.

La ciotola d’oro e i braccialetti trovati durante gli scavi. A. Rausch/Novetus Archäologie & Architektur
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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz