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Lo chiamano il piccolo Monet. Ha una mano sicura, dipinge come se fosse mosso dallo spirito del grande Claude, ma a differenza del suo vecchio nume tutelare – che lavorava quasi esclusivamente con i colori ad olio – predilige l’acquerello, tecnica molto inglese. E alcune sue opere sono di grande resa. Ciò che colpisce, soprattutto, è la finezza di certi accordi cromatici (nelle foto, sopra) Un vero fenomeno, si dice. Per l’età, poi. A dieci anni era già un piccolo divo. Ricchissimo.
E’ un bambino prodigio britannico. A soltanto a dieci anni aveva accumulato un patrimonio di un milione e mezzo di sterline – pari a un milione e 726 mila euro- raccolto, in poco tempo, esclusivamente grazie alla vendite delle sue tele. La cifra minima di quotazione di un suo dipinto è di 35000 sterline, qualcosa come 40mila euro. Kieron Williamson dipinge dal vero, come il maestro a cui si ispira. Ma soprattutto ha un papà che fa il mercante d’arte. Un certo vantaggio deve averlo avuto, Kieron, sia per le opportunità formative che per la commercializzazione dei dipinti. Del resto anche dietro il piccolo Mozart c’era il motore di un padre volitivo e molto presente. Al centro del’interesse dei media inglesi, il piccolo (e fortunato?) Kieron, apre spesso la casa a cronisti e critici d’arte per dimostrare, soprattutto, che egli non è un piccolo genio vessato dalla pittura. “Vita normale – scrivono i quotidiani inglesi – Ci si potrebbe aspettare che sia circondato da celebrità del mondo culturale. Niente di tutto questo: quando il ragazzo non dipinge la sua vita è identica a quella dei coetanei, con molti amici coi quali giocare”. Lo studio nel quale il bambino dipinge si trova nella sua casa, accanto alla cucina. Sparsi per la stanza ci sono colori, tele, pastelli e tutti gli accessori di cui necessita un pittore. Certo Kieron è bravo, realizza opere che il pubblico ama – il ricordo impressionista resta una traccia indelebile nella memoria collettiva – ma può contare su una macchina da guerra promozionale. Al punto che sono nati – o sono stati fatti nascere – fan club e il suo nome è entrato in wikipedia inglese che così ne descrive il fenomeno: Kieron Williamson (nato il 4 Agosto 2002) è un artista che usa l’ acquerello. I suoi dipinti e le indubbie capacità dimostrate a partire dall’età di sei anni hanno suscitato un notevole interesse nei media Regno Unito e sono notevoli per il suo uso avanzato della prospettiva e l’assetto chiaroscurale. Egli è stato descritto come un prodigio, e alla sua seconda mostra nel 2009, i suoi dipinti furono esauriti in 14 minuti, accumulando un totale di 18.200 sterline per 16 quadri.
Una successiva mostra a Holt, nel luglio 2010 ha visto i suoi dipinti tutti venduti nel volgere di 30 minuti, per un valore complessivo di 150.000 sterline. Con i proventi della vendita dei dipinti la famiglia ha acquistato una nuova casa a Ludham, a est di Norwich.
Il caso, al di là della curiosità, deve indurre a pensare al meccanismo della promozione mediatica, come elemento di successo sul mercato. Il mondo vuole notizie strane. Ed è pronto a tradurre performance provocatorie – come nel caso dell’arte contemporanea- o bambini fuori norma in denaro sonante.
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Il piccolo Monet, a dieci anni accumula un milione e 700mila euro con la pittura
Il mercato dell'arte cerca sempre una provocazione o un fenomeno. Il successo del piccolo Kieron è paradigmatico della funzione della comunicazione artistica come unico modo per emergere. Per questo gli artisti contemporanei provocano con immagini o performance e i bambini-prodigio sono oggetto di collezionismo