Una villa romana con notevoli pavimenti a mosaico è stata trovata, nei giorni scorsi, a Londra, durante gli scavi per un intervento edilizio – qui sorgerà un centro che comprende abitazioni, uffici e negozi – vicino al London Bridge, uno dei principali ponti sul Tamigi, che collega la City al borgo londinese di Southwark.
Furono proprio i Romani a realizzare, nel punto in cui oggi sorge il London Bridge, intorno al 46 d.C., un ponte di barche ad uso militare, poi trasformato in struttura edilizia attorno al 55 d. C.. Nelle vicinanze – e cioè anche nel punto in cui si sta scavando ora – i nostri connazionali fondarono un primo insediamento commerciale, la città di Londinium.
La villa appena scoperta si trovava quindi in un punto nevralgico per la romanità. E parrebbe evidente che in queste zone abitassero nostri connazionali, chiamati a coordinare e a gestire l’occupazione della Britannia.
Il mosaico, lungo otto metri, sarà rimosso entro la fine dell’anno per lavori di restauro. Gli archeologi di Mola , il servizio archeologico inglese, ritengono che la stanza che ospita il mosaico fosse un triclinio, contenente “divani da pranzo” su cui le persone si sdraiavano per mangiare e bere. Anche le pareti erano riccamente decorate. Ora si cerca di capire se questa fosse una villa urbana privata o una mansio, un
lussuoso albergo per dignitari romani. La struttura dell’edificio – che deve essere ancora accuratamente scavata – presenta tutte le caratteristiche delle abitazioni romane che conosciamo: un edificio che si sviluppa attorno a un giardino o a un cortile, al cui interno correva un colonnato – peristilio-. L’edificio fu forse frutto della ristrutturazione di una precedente abitazione romana – risalente, probabilmente, ai primi anni dell’occupazione romana di Londra -.
Sotto i mosaici datati tra la fine del II e l’inizio del III secolo dC, sono state trovate infatti tracce di un mosaico ancora più antico, forse – dicono gli archeologi – risalente al 72 dC circa – non conosciamo ancora su cosa si basi l’indicazione di questa data -, cioè 25 anni dopo la fondazione di Londinium.
Durante gli scavi, gli archeologi del Mola hanno anche portato alla luce anche i resti di un grande edificio romano, attiguo alla villa, con tracce di pareti riccamente dipinte, mosaici. Durante lo scavo sono state trovate anche monete, gioielli e forcine d’osso decorate. Dall’area sono anche venuti alla luce dei dadi d’osso.
Secondo David Neal – studioso inglese dei mosaici romani – il disegno del pannello più grande, coincidente con l’area del triclinium, (qui sopra) sarebbe attribuibile a una bottega di mosaicisti noto come il gruppo Acanthus, che ha sviluppato uno stile unico. Il pannello più piccolo (qui sotto) presenterebbe forti analogie con quello portato alla luce a Treviri, in Germania.