Birra romana di 2000 anni. Trovati resti di preparazione della bevanda e forni con farro e malto

a fattoria aveva diverse unità produttive e, probabilmente, una parte padronale perchè sono stati trovati anche reperti di una vita sontuosa. Gli immobili possono configurare un centro di produzione e di scambi, tra agricoltura e ceramica


Gli archeologi hanno trovato le prove della preparazione di cereali per la produzione di birra che avveniva 2000 anni in una fattoria romana sorta sul territorio inglese. La scoperta è avvenuta nel corso degli scavi di archeologia preventiva nel corso dei lavori per l’ampliamento di una strada. I resti di un forno da malto romano e chicchi di farro carbonizzati sono stati trovati nel corso degli scavi nel Bedfordshire, come parte del lavoro proposto sulla A428 tra la rotonda di Black Cat e Caxton Gibbet.
Durante gli scavi, il team del Museum of London Archaeology (Mola) e l’unità archeologica di Cambridge hanno scoperto i resti di una fattoria in uso dalla media età del ferro al tardo periodo romano.(fino al 410 d.C. circa).

“In uso dalla media età del ferro (300-100 a.C. circa) fino al periodo tardo romano (201-400 d.C.), questo insediamento offre un’incredibile opportunità per osservare come è cambiata la vita nella regione nel corso di un lungo periodo di tempo. – testimonia l’archeologa Francesca Bologna, che ha operato sul campo – Dopo la conquista romana nel 43 d.C. l’insediamento si espanse e continuò ad essere occupato per circa 400 anni. All’epoca l’agricoltura era un’attività importante al Campo 44. Lo dimostrano il ritrovamento di un forno utilizzato per essiccare i cereali e produrre il malto per la produzione della birra, nonché dalle macine (semplici molini manuali per la macinazione dei cereali) e dai cereali che si trovano su posto. Tuttavia, questo era anche un luogo in cui venivano prodotte e scambiate merci. Gli archeologi hanno identificato una fornace di ceramica romana con un vasto numero di pentole che si sono guastate durante il processo di cottura. Inoltre, sono stati scoperti anche numerosi piccoli reperti di rango superiore, al di là di quanto ci si aspetta da una tipica cascina in questa parte del paese. Insieme, queste scoperte mostrano la crescente ricchezza e importanza dell’insediamento”.

Condividi l'articolo su:
Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz