Il Friuli svela i tesori dell’antica fortificazione della Val Resia scoperti durante gli scavi. La fibula con cervide

Il sito archeologico Ta-na Rado – Stolvizza (UD) si trova a m 1083 sul livello del mare nel settore orientale delle Prealpi Giulie. Gli scavi della Soprintendenza hanno portato alla luce i resti di una fortificazione, il cui impianto potrebbe collocarsi nel quadro più generale di riorganizzazione difensiva messa in atto a partire dal IV secolo d.C.

La mostra è nata con l’intento di esporre alla comunità di riferimento e ai visitatori del Museo quanto emerso durante le indagini archeologiche effettuate dal 2018 al 2020 sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia in località Ta-na Rado – Stolvizza (UD). Ma il suo pregio e il suo significato va ben al di là di questo: infatti è soprattutto il risultato di un grande sforzo sostenuto dalla comunità locale che ha voluto investire risorse economiche, umane e culturali, per lavorare sulla conoscenza, la riscoperta e la valorizzazione dei propri luoghi. Si tratta quindi di un progetto inteso come un impegno comune, teso a sensibilizzare gli abitanti del posto in relazione ai temi della tutela e della conservazione di un patrimonio che appartiene a tutti, con particolare attenzione alle giovani generazioni, nella volontà di far conoscere un comparto territoriale di notevole valenza ambientale e culturale, sia sotto il profilo storico che linguistico.

Attraverso un accordo siglato tra il Museo Archeologico Nazionale di Cividale e il Museo della Gente della Val Resia, in stretta sinergia con la Soprintendenza ABAP FVG, si è inoltre avviata una collaborazione scientifica che, attraverso una cooperazione concreta, intende supportare i contenuti progettuali in riferimento alle tematiche insediative dell’età tardoantica e altomedievale sul territorio, attuando un fruttuoso esempio di dialogo e scambio tra istituzioni e comunità locale.

Il sito archeologico
Il sito archeologico Ta-na Rado – Stolvizza (UD) si trova a m 1083 sul livello del mare nel settore orientale delle Prealpi Giulie. Gli scavi della Soprintendenza hanno portato alla luce i resti di una fortificazione, il cui impianto potrebbe collocarsi nel quadro più generale di riorganizzazione difensiva messa in atto a partire dal IV secolo d.C.
Si tratta dunque di un insediamento d’altura fortificato che già dall’epoca tardoromana doveva far parte di un articolato sistema di controllo delle principali vie di comunicazione utilizzate per valicare i passi alpini in direzione del Norico, regione romana corrispondente a parte dell’odierna Austria, della Slovenia e una piccola parte dell’Italia. Le indagini archeologiche hanno restituito le tracce dell’ultima frequentazione del sito, che non sembra attestarsi oltre il VI-VII secolo d.C., mostrando un’evoluzione in chiave più residenziale nell’ultima fase di vita. Dopo il VII secolo il luogo venne progressivamente abbandonato.

La mostra
La piccola mostra prevede un percorso che racconta tutte le fasi del lavoro svolto, dallo scavo alla valorizzazione, con l’esposizione dei manufatti recuperati durante le indagini, fra cui una fibula zoomorfa in ferro raffigurante un cervide, e la presentazione degli studi e delle leggende legate a Ta-Na Rado, a Stolvizza e alla Val di Resia. La visita è completata da alcuni video, tra cui il documentario “Ta-na Rado. Tra leggenda e realtà. Alla scoperta di un sito archeologico in Val Resia”, che racconta l’esperienza archeologica legata al sito.

Ta-na Rado. Un sito fortificato in Val Resia
Mostra archeologica presso il Museo della gente della Val Resia a Stolvizza di Resia
dal lunedì al venerdì 10.00-13.00 e 14.00-16.00
sabato e domenica 14.00-16.00

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Maurizio Bernardelli Curuz
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