Oggi, lunedì 9 maggio 2022, sono iniziati gli scavi archeologici all’ex convento di San Francesco, parte integrante di questo considerevole intervento di restauro e rispondono alla necessità di risolvere alcuni quesiti sorti nel tempo ed impostare, di conseguenza, un corretto progetto di pavimentazione dell’edificio. Lo comunica il MiC Sardegna
Sono scavi di archeologia preventiva, necessari in particolar modo per questo edificio che presenta una stratigrafia complessa, specchio delle sue molteplici fasi di vita.
La durata prevista dei lavori, per i quali sono stati riservati ben 75.000 euro, a cura del Segretariato regionale del Ministero della cultura per la Sardegna e della Soprintendenza ABAP per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e sud Sardegna, è di circa tre mesi.
Le aree interessate saranno l’antico sagrato della chiesa, che possiamo individuare nell’area antistante la facciata della chiesa gotica, lungo la strada, e l’area del porticato del chiostro interno.
Questi sono i secondi scavi all’ex convento di San Francesco, giacché i primi furono eseguiti tra il 1998 e il 2001 nell’ambito dei lavori di restauro del convento.
Le indagini eseguite all’epoca, benché limitate, consentirono di acquisire informazioni relative agli interventi costruttivi susseguitisi nel chiostro francescano, dal Medioevo fino alla requisizione da parte della Difesa Militare, nella seconda metà dell’Ottocento. Questi potrebbero fornire delle risposte ai quesiti sorti al tempo e aprire una pagina importante sulla fase giudicale dell’ex convento di San Francesco di Oristano.