Le stilettate di Zana. Con la Calunnia di Botticelli. Ex compagni e Compagni. Che pena, con Brunetta

La Calunnia è un dipinto a tempera su tavola (62×91 cm) di Sandro Botticelli, databile tra il 1491 e il 1495 e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
STILETTATE
diTonino Zana
Dopo anni e anni di insulti, di attacchi razzisti nei confronti della sua persona, Renato Brunetta non ce l’ha più fatta. Davanti a milioni di persone, durante un’intervista, con l’orgoglio di chi conosce se stesso ha alzato la testa, ha tolto il ghigno di chi lo ha deriso per i suoi centimetri di altezza, di chi gli ha detto “nano”, mobbizzato per la sua statura fisica, roba da nazismo hitleriano, da comunismo stalinista, da italianismo veramente gobbo e insopportabile e ha confessato di soffrire per queste bestemmie.
Lui, Renato Brunetta, un uomo di economia e di pensiero, importante cultura e conoscenza, stimato a livello internazionale, ha trovato alcuni suoi connazionali desiderosi di colpirlo con i colpi più bassi della vita. Sono quelli che quando non la pensi come loro dichiarano: a te dico guercio, a te dico nano, a te dico zoppo e via dicendo. In verità la risposta a “voi te” rispondiamo DEFICIENTI, nel senso più non detraibile della disabilità cerebrale.
Eppure, in una notissima trasmissione televisiva, il comico di sinistra sostiene di ironizzare su di lui, reclamando il diritto di segnare i centimetri del “nano”. No, amico istrione, compagno istrione, no: questa è ideologia del malanimo, è soltanto la sporca personale libertà a offendere come ad affermare: “Se fosse nella nostra setta, allora lo metteremmo al sicuro e dichiareremmo che lui è un profeta, ancora di più e che il meno della sua altezza fisica è il più della sua altezza umana è culturale”.
Invece, pur essendo, di fatto, un liberalsocialista, adesso viene assaltato sui difetti del suo stare al mondo fisicamente. E anche qualche suo vecchio amico, eterodiretto dalla squinzia di turno, si mette e sputargli addosso. Che pena, detrattori, che pena.
Onore al gigante Renato Brunetta e la vita ti sia lunga e in gran salute di intelletto. Salute!

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Maurizio Bernardelli Curuz
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