Al Parco di Ercolano proseguono i lavori per la realizzazione del MuDE – Museo Digitale di Ercolano, l’obiettivo principale la ricostruzione virtuale delle collezioni di reperti provenienti da Ercolano all’interno di un comune spazio digitale virtuale entro cui conservare, gestire e promuovere la conoscenza del Parco Archeologico di Ercolano. Alla base dell’idea progettuale vi è la consolidata e pluriennale collaborazione istituzionale pubblico-privata con il Packard Humanities Institute (packhum.org), ente filantropico statunitense che da oltre vent’anni, insieme ad altri partner, sostiene le attività dell’Herculaneum Conservation Project (www.herculaneum.org). Il lancio della piattaforma è previsto entro la fine dell’anno.
Il progetto multidisciplinare comprende la catalogazione di reperti archeologici, antropologici, numismatici e organici e relativa digitalizzazione 3D di più di 3000 oggetti, l’acquisizione di immagini ad alta risoluzione come i dipinti murali o le pavimentazioni presenti nel sito archeologico, la informatizzazione dei Diari di scavo e del Giornale dei lavori. L’insieme non si limiterà all’uso per la conoscenza e la gestione del patrimonio archeologico, ma sarà la base per lo sviluppo di una APP per la fruizione on-site. Si tratta di un ambizioso progetto che guarda al patrimonio a 360 gradi con la realizzazione di un portale web per la fruizione off-site dei contenuti, la creazione di una web-gallery dei modelli 3D, la realizzazione di un virtual tour interattivo all’interno del sito archeologico, la realizzazione di un videogioco 2,5D con finalità ludico-didattiche, e anche ricostruzioni virtuali 3D di contesti archeologici, l’elaborazione di contenuti ludico/didattici per comunicazione, le traduzioni multilingua. Il tutto attraverso la creazione ad hoc di un software che supporti l’intero sviluppo dell’intero Sistema informativo di gestione del Museo Digitale di Ercolano. Il MuDE si appresta a diventare: LA PIU’ GRANDE BANCA DATI ARCHEOLOGICA APERTA PROPRIO A TUTTI
Il patrimonio di conoscenza che i reperti ercolanesi conservati presso l’Antiquarium del Parco Archeologico di Ercolano, il Museo Nazionale Archeologico di Napoli ed altri istituti museali in Italia ed all’estero rappresenta un unicum nel panorama storico archeologico internazionale per la comprensione della vita quotidiana di una cittadina del I secolo d.C. e più in generale per la comprensione della società e delle comunità dell’epoca in rapporto ad un territorio che da sempre ha saputo esprimere quella ricchezza di valori oggi alla base dell’iscrizione del sito archeologico nella lista Patrimonio dell’Umanità.
“Risulta evidente come gli obiettivi del progetto – dichiara il Direttore Sirano – mirino proprio a valorizzare e consolidare questo l’incredibile contesto che è il Parco di Ercolano, attraverso la creazione di strumenti digitali che consentano la disseminazione scientifica dei dati e una fruizione immersiva, coinvolgente e diacronica da parte del pubblico protagonista tanto direttamente sul sito archeologico quanto in remoto attraverso il web”.