E’ morto a 71 anni Piero Tramonta, vigoroso artista dell’informale

“Dipingere, creare, sperimentarsi, gioire, emozionarsi, rincorrere affannosamente le visioni del quotidiano, meravigliarsi di se stessi per dar vita al mio folle lavoro” diceva l'artista

E’ morto nelle ore scorse Piero Tramonta, ottimo artista dell’informale. Nato nel 1951 a Bovezzo – in provincia di Brescia – Tramonta ha svolto una felice ricerca nel punto di contatto tra astratto e figurazione. Tramonta era ricoverato in ospedale da qualche giorno, ma le sue condizioni non parevano gravi. Poi, nelle scorse ore, un improvviso peggioramento e la morte.

La sua formazione artistica è stata generata da una profonda necessità di esprimersi visualmente, mentre le sue capacità espressive sono poi state indirizzate da alcuni corsi di pittura e disegno seguiti alla AAB di Brescia.

Comunque l’instancabile produzione pittorica di Tramonta, nel corso degli anni, lo ha portato ad acquisire una sicurezza tecnica invidiabile: i quadri del suo primo periodo, sempre figurativi, rappresentavano paesaggi surreali nei quali i soggetti erano ora volti, ora sofferte anatomie ora animali.
La caratteristica “figurativa” dell’opera di Piero Tramonta, però, col tempo, si è esaurita e la ricerca artistica si è inoltrata nel campo della sperimentazione e dell’espressione puramente libera.



“Dipingere, creare, sperimentarsi, gioire, emozionarsi, rincorrere affannosamente le visioni del quotidiano, meravigliarsi di se stessi per dar vita al mio folle lavoro”. Ed è stato proprio a partire da quel momento che il lavoro dell’artista è stato seguito con grande interesse dalla critica: dal 1987 a oggi l’opera di Tramonta è stata esposta in 90 mostre personali. La capacità grafica dell’artista è ben testimoniata dai disegni di tappeti e tende prodotti per una nota azienda milanese e disegni di vetri per box doccia, e negli anni passati, dalle vittorie ottenute partecipando a concorsi di pittura e grafica. In questi ultimi anni l’artista ha collaborato con alcuni asili e scuole elementari della sua zona tenendo corsi di “Avvicinamento ai mezzi dell’arte”, come lui stesso li definisce, organizzando delle esposizioni di piccoli splendidi lavori che mettono in luce come i bambini sotto una certa età possano creare immagini stupefacenti, liberi da ogni condizionamento.

“Ogni opera contiene una sua verità che cerco di “responsabilizzare. I miei lavori sono specchi in cui tento di inseguire gioie che sono anche le vostre!”

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Maurizio Bernardelli Curuz
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