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“Può una immersione nel Parco sommerso di Baia non regalare qualche sorpresa? – dicono gli studiosi del Parco Archeologico Campi Flegrei – Tra la posidonia a nord delle Terme del Lacus pensavamo semplicemente dover rilevare alcune murature che spuntavano tra le foglie ma ecco invece nuove colonne, nuovi pavimenti…e tutto un nuovo isolato da interpretare. È ancora presto per le prime ipotesi, ma la bellezza del marmo rosato (chiamato Portasanta) di una colonna spezzata, così come le geometrie realizzate con gli stessi colori per un pavimento lì vicino, ci parlano sicuramente di un contesto importante”.
“In realtà forse ce lo dovevamo aspettare – proseguono gli archeologi – visto il rinvenimento in quest’area, qualche anno fa, di una statua di Apollo: ve ne avevamo parlato in un una precedente occasione ma ora vi mostriamo il completamento del suo restauro svolto presso l’Istituto Centrale per il Restauro di Roma. Il basamento, realizzato con tecniche antisismiche, è stato realizzato appositamente per assicurare la massima protezione alla statua, che a brevissimo tornerà a Baia per essere finalmente esposta”.
“Tutto questo è il frutto di un lavoro collettivo e sinergico che coinvolge moltissimi attori, della già citata Scuola di Alta Formazione per il Restauro – ICR al ISPC CNR Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, che ci ha fornito una straordinaria planimetria dell’area realizzata con moderne tecnologie multibeam ad altissima risoluzione, che insieme a Naumacos Underwater Archaeology and Technology stiamo integrando e dettagliando. Ma tutto ciò è possibile anche grazie ai diving e alle imbarcazioni attive nel Parco sommerso di Baia, sempre pronte e disponibili ad aiutarci, e a volte anche accompagnarci, nelle nostre ricerche”.
“Dal fondale marino, è emersa una colonna di marmo rosato ed un meraviglioso pavimento. – dice Josi Gerardo Della Ragione, il sindaco di Bacoli – Si trova tra le Terme del Lacus ed il Ninfeo di Punta dell’Epitaffio. Una isolato pari ad oltre 80 metri con una pavimentazione in opus sectile marmoreo, in alternanza cromatica con lastre in marmo bianco o grigio, riconducibile ad età Tardoantica. Nella stessa area, nel 2013, fu riportata alla luce una scultura riconosciuta come la statua di Apollo. Ringrazio il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, ed il direttore Fabio Pagano, per l’attenzione rivolta a questi luoghi magici. Tra le meraviglie d’Italia. Uno dei Parchi Archeologici Sommersi più importanti al mondo. Insieme, puntiamo al turismo di qualità. Un passo alla volta”.