Gli archeologi, durante un nuovo e affascinante scavo condotto nelle settimane recenti dall’Ufficio statale per la gestione del patrimonio e l’archeologia della Sassonia-Anhalt, hanno annunciato una scoperta straordinaria che potrebbe gettare nuova luce sulla storia dell’Europa medievale. Il luogo in cui si ritiene sia morto l’imperatore Ottone I, noto come Ottone il Grande (936-973), fondatore del Sacro Romano Impero, è stato finalmente identificato.
Ottone il Grande è una figura di rilevanza storica indiscutibile. Gli storici lo considerano il primo imperatore del Sacro Romano Impero e lo ricordano per la sua vittoria cruciale sugli invasori pagani ungheresi nel 955 d.C., che gli valse la reputazione di difensore della cristianità. Il suo governo fu caratterizzato dall’uso del suo autoproclamato diritto divino come sovrano e dai suoi stretti rapporti con i vescovi, attraverso i quali consolidò il suo controllo sul regno e iniziò un’aggressiva espansione in Italia. La sua morte nel 973 d.C. segnò l’inizio del regno di suo figlio, Ottone II.
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Gli archeologi hanno condotto scavi nel sito dell’ex palazzo imperiale e del ricco monastero benedettino di Memleben, in Germania, dal 2017. Tuttavia, le indagini di quest’anno hanno prodotto risultati eccezionali. Per la prima volta, sono state identificate prove archeologiche attendibili del Palatinato di Memleben, il luogo in cui Ottone il Grande e suo padre, Enrico I, furono sepolti. Queste prove si presentano sotto forma dei resti in pietra della chiesa del monastero di Ottone II. Inoltre, una fondazione misteriosa nel chiostro della monumentale chiesa del monastero potrebbe essere collegata alla menzione di una sepoltura degli intestini di Ottone il Grande.
La scoperta assume un significato ancora più rilevante se si considera l’importanza storica di Memleben come uno dei siti più cruciali della Strada Romanica. Le rovine della chiesa del monastero del XIII secolo, con la cripta ancora conservata, rappresentano un edificio eccezionale che documenta la transizione dallo stile tardo romanico al primo gotico. Questo luogo è fondamentale perché fu proprio qui che Ottone il Grande, il fondatore del Sacro Romano Impero, trovò la sua fine nel 973, così come suo padre, Enrico I, nel 936.
Il figlio di Ottone il Grande, Ottone II, e sua moglie Teofano fondarono un monastero benedettino in onore dell’imperatore defunto. Questo monastero, menzionato per la prima volta nel 979, divenne uno dei monasteri più importanti dell’impero ottoniano. Anche se perse la sua indipendenza nel 1015, quando Enrico II lo sottopose al controllo del monastero benedettino di Hersfeld nell’Assia orientale, il suo significato come luogo di memoria della famiglia reale rimase intatto.
Nel 2022, sono stati scoperti i resti delle fondamenta di una struttura in pietra antecedente alla chiesa monumentale di Ottone II, direttamente accanto all’abside laterale settentrionale. Questa è la prima testimonianza di un’architettura precedente alla costruzione della basilica e risale ai tempi di Enrico I e Ottone il Grande. L’edificio sconosciuto è stato ricalcato su una scala più ampia e sembra essere orientato approssimativamente est-ovest. Misure indicano una larghezza di circa 9,20 metri, ma l’estensione verso est rimane sconosciuta in quanto è sovrapposta all’attuale giardino del monastero. La scoperta di fondamenta chiaramente definite con tracce di muratura in pietra e una larga apertura di oltre cinque metri a ovest solleva domande affascinanti sulla natura dell’edificio e della sua importanza.
Una scoperta altrettanto intrigante è stata fatta nella navata settentrionale della chiesa monumentale, sotto i resti delle modifiche tardo medievali. Qui è stato scoperto il fossato di fondazione dell’originario e molto più grande chiostro del X/XI secolo. Le tracce di un edificio sconosciuto all’interno del chiostro suggeriscono la possibilità che sia stato utilizzato come santuario temporaneo per le viscere di Ottone il Grande, secondo una fonte scritta del XVI secolo.
La chiesa di Ottone II, la cui planimetria e storia costruttiva sono state studiate ulteriormente, è risultata essere un complesso di notevole complessità. I resti di incendio sulle fondamenta rivelano che l’edificio fu demolito in modo mirato nel XIV secolo, evitando il laborioso smantellamento delle singole pietre mediante impalcature. Questa scoperta getta nuova luce sulla sequenza costruttiva dell’edificio e sulla sua fine.
In sintesi, gli scavi archeologici a Memleben nel 2023 sono stati di importanza straordinaria. La testimonianza di un precedente edificio in pietra della chiesa di Ottone II, insieme ai reperti archeologici e alle fondamenta del chiostro, fornisce una nuova comprensione della storia di questo sito storico. La scoperta del luogo della morte di Ottone il Grande rappresenta una pietra miliare nella ricerca storica e archeologica. Gli scavi sono stati condotti in collaborazione con l’Università Martin Luther di Halle-Wittenberg, l’Università di Scienze Applicate di Anhalt ed è stato sostenuto dalla Kloster und Kaiserpfalz Memleben Stiftung. La scoperta getta nuova luce sulla storia dell’Europa medievale e apre nuove prospettive per la comprensione del passato.