Forse non sapevi che | Caravaggio: 1- Fu accusato di aver usato un cadavere per la Morte della Vergine 2-…….

Una vita vissuta senza mezzi toni, proprio come la sua pittura. Un violento fascio di luce, ombre scure. E per la realizzazione dei suoi capolavori la sua ricerca di estremo realismo lo portò a scelte forti, talvolta discutibili. Ecco alcuni clamorosi esempi

[L]a vita di Michelangelo Merisi – talento assoluto, conosciuto col nome di Caravaggio (Milano, 29 settembre 1571 – Porto Ercole, 18 luglio 1610) –  lo sappiamo, è più intensa della trama di un romanzo. Dal carattere burrascoso alle vicende familiari, alla condanna a morte, alla fuga, alla morte in esilio ignaro dell’assoluzione ricevuta dal Papa.

Caravaggio – La vera vita del giovane Caravaggio, dall’atto di nascita alla partenza per Roma

Una vita vissuta senza mezzi toni, proprio come la sua pittura. Un violento fascio di luce, ombre scure. E per la realizzazione dei suoi capolavori la sua ricerca di estremo realismo lo portò a scelte forti, talvolta discutibili.

Ecco un paio di esempi certamente singolari:

1- Caravaggio fu accusato di aver utilizzato un cadavere per la Morte della Vergine, prendendo come modello il corpo e il volto di una ragazza annegata nel Tevere in quelle ore. In verità non pare assodato tutto ciò. Ma ciò che è vero è che quella recriminazione circolò a Roma, suscitata dall’estremo realismo con cui il pittore rappresentò il corpo della Vergine. Una persona morta. In realtà, per Maria, si parla di Dormitio, cioè di sonno, cui fece seguito l’assunzione in cielo.

Caravaggio, Morte della Vergine,
Louvre, Parigi

 

2- Realismo, realismo, realismo. Tanto che le lunghe pose alle quali erano sottoposti i “modelli”  generavano stanchezza. Ecco che per la realizzazione della Maddalena penitente Caravaggio impresse l’abbandono provocato da un grande dolore.

Caravaggio, Maddalena Penitente. Galleria Doria Pamphilj di Roma
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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa