Un quarto di statere d’oro dell’età del ferro, privo di iscrizioni, ma recante da un lato le figure di un cavallo e un cavaliere, è stato trovato in un’area agricola della campagna inglese – quello che vediamo nella fotografia, nel punto indicato da freccia e cerchio – e segnalato all’autorità, in queste ore. La moneta fu battuta dei celti Cantiaci – popolazione di origine franco-belga, che si era trasferita in Britannia – . Essa risale a un periodo compreso tra il 50 e il 20 a.C. circa. Il recto della moneta è concavo – come tanti soldi celtici – quanto la valva di conchiglia. Il reperto ha un diametro di 12,6 mm, uno spessore di 1,5 mm e pesa 1,29 grammi.
Il quarto di statere d’oro è stato trovato su una collinetta, parzialmente spianata, nel corso deli secoli, in un punto non distante da un palazzetto antico e dal rudere di un’abitazione. L’area, anche vista dall’alto, reca evidenti i segni di antiche lavorazioni e sagomature.
La zona appartiene al villaggio di Bletchingley, nel Surrey, in Inghilterra.
Cantiaci (o Cantii) – come dicevamo – erano una tribù celtica o belgica che visse in Britannia prima della conquista romana e che diede il proprio nome a una civitas della Britannia romana. Vivevano nell’odierno Kent (Inghilterra sud-orientale) e la loro capitale era Durovernum Cantiacorum, ora Canterbury. Gaio Giulio Cesare giunse nel Cantium con le sue truppe nel 55 e nel 54 a.C., come egli stesso narra nel De bello Gallico. La moneta fu battuta autonomamente dai Cantiaci propro nel periodo dell’arrivo dei Romani in Britannia.
Cesare menziona quattro re: Segovage, Carvilio, Cingetorige e Tassimagulo, che tennero il potere nel Cantium al tempo della sua seconda spedizione militare in Britannia (54 a.C.). Il capo britannico Cassivellauno, assediato nella sua fortezza a nord del Tamigi, mandò un messaggio a questi quattro sovrani perché attaccassero il campo romano come manovra diversiva. La manovra fallì e un capo chiamato Lugotorige fu catturato; Cassivellauno fu costretto a cercare un accordo.
Nel secolo intercorso tra le spedizioni britanniche di Cesare e la conquista romana della Britannia, durante il regno dell’imperatore Claudio, i re cantiaci in Britannia iniziarono a coniare monete con i loro nomi.