di Redazione
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Londra, 12 febbraio 2024 – Detiene un primato di integra sopravvivenza, un uovo di 1700 anni fa, trovato in un insediamento romano rurale dell’Inghilterra. L’uovo stesso, sottoposto ad indagini diagnostiche non invasive, ha rivelato, nei giorni scorsi, durante un passaggio alla Tac, uno straordinaria specificità. Esso presenta, infatti un interno che si è mantenuto liquido. Si è perfettamente conservata anche quella piccola parte vuota che appare nella parte superiore interna del guscio. Il prodotto del pollaio è stato rinvenuto ad Aylesbury nel Buckinghamshire, con altre uova – finite distrutte, e un cesto. Questo è l’unico uovo romano intatto trovato in Gran Bretagna e il secondo in qualsiasi parte del mondo.
Un lavoro recente è stato svolto dalla conservatrice Dana Goodburn-Brown, che ha portato l’uovo all’Università del Kent per essere scansionato. “Ha prodotto un’immagine sorprendente che indicava che l’uovo, oltre ad essere intatto – il che è abbastanza incredibile – conservava anche il suo liquido all’interno, presumibilmente derivante dal tuorlo, dall’albume ecc.”, ha detto Biddulph.
L’uovo è stato portato anche al Museo di Storia Naturale di Londra, dove Douglas Russell, curatore senior della collezione di uova e nidi di uccelli del museo, e la sua collega Arianna Bernucci sono stati consultati su come conservare l’uovo e rimuovere il contenuto senza romperlo. Sarà infatti significativo accedere ai segreti genetici della specie domestica di gallina che produsse questo piccolo capolavoro che ha sfidato un paio di millenni.
Il sito vide un’attività significativa in epoca romana. Il ritrovamento è avvenuto in una fossa piena d’acqua, che conteneva materiali risalenti al IV secolo, quando fu trasformata in una buca di discarica. Gli archeologi qui hanno trovato, oltre al cesto con 4 uova, ossa di animali e scarpe di cuoio. Tre uova si disintegrarono, al contatto, ma una di esse ha resistito, forse grazie a un guscio particolarmente duro.
“L’unico altro uovo di epoca romana sopravvissuto intatto è stato trovato nella tomba di un bambino nella necropoli vaticana sotto la via Triumphalis a Roma. – annotano i colleghi inglesi di The History blog – Il bambino, che aveva meno di un anno quando morì tra il 50 e il 150 d.C., fu sepolto con un uovo di gallina nella mano destra. Il guscio era intatto ma vuoto. Probabilmente non si trattava di un’offerta di cibo perché in quel periodo i cibi offerti per i defunti erano solitamente liquidi versabili come latte, miele e vino che venivano usati nel rituale di sepoltura. Gli archeologi ritengono che fosse simbolico, che l’uovo rappresentasse la rinascita dopo la morte tragicamente prematura del bambino”.