Nel cuore del distretto di Suryapet, nello scenario dell’India meridionale, gli archeologi del Dipartimento di Archeologia hanno recentemente fatto una scoperta straordinaria nel sito buddista di Phanigiri. Un vaso di terracotta, ben conservato, è emerso dalle profondità della storia portando con sé un tesoro nascosto per secoli: 3.730 monete di piombo.
Questa sorprendente scoperta getta nuova luce sulla ricca storia della regione, in particolare sul periodo della dinastia Ikshvaku, conosciuta anche come la dinastia solare. La loro influenza si estendeva attraverso le terre dell’Andhra fino al delta dei fiumi Krishna e Godavari, con Dharanikota come fulcro del loro potere.
Le monete, risalenti al 3° e 4° secolo durante il regno della dinastia Ikshvaku, sono decorate con il simbolo dell’elefante su un lato e il simbolo di Ujjain sull’altro. Il simbolismo di Ujjain è stato oggetto di dibattito tra gli studiosi, con diverse teorie che cercano di interpretarne il significato. Alcuni suggeriscono che potrebbe rappresentare l’incrocio di quattro strade, mentre altri speculano che sia legato alla simbologia religiosa, come il Damaru di Shiva o i quattro templi del Signore Shiva con il tempio di Mahakaal al centro. Ujjain una delle sette città sacre indù dell’India.
Oltre alle monete, il sito di Phanigiri ha rivelato una varietà di altri reperti preziosi. Tra questi ci sono pietre e perle di vetro, motivi in stucco, sculture in pietra calcarea, frammenti di braccialetti di conchiglie e persino la ruota di un carretto giocattolo per bambini. Questa vasta gamma di reperti offre uno sguardo avvincente nella vita quotidiana e nelle pratiche culturali dell’antica civiltà buddista di Phanigiri. E’ probabile che in quell’antico strato fossero collocate offerte rituali.
L’importanza di questa scoperta si estende oltre i confini geografici, offrendo un tassello cruciale nel mosaico della storia antica dell’India. I ricercatori continueranno a studiare attentamente questi reperti, sperando di svelare ulteriori segreti nascosti sotto la polvere dei millenni.