Un’affascinante scoperta archeologica ha recentemente catturato l’attenzione nella regione di Steinacher, nel Canton Argovia (Svizzera), lungo le sponde del fiume Limmat. Qui, ciò che inizialmente sembrava essere solo una modesta presenza romana si è rivelato essere molto di più: una vasta colonia romana, fino ad ora sconosciuta, ha visto la luce sotto il rigore degli scavi archeologici.
Lungo la storica Limmatstrasse e la Vogelsangstrasse, il dipartimento di archeologia cantonale ha iniziato una serie di scavi su vasta scala, svelando i resti di un’imponente struttura romana. Ciò che è emerso dalle profondità della terra è un affascinante spaccato della vita nell’antica Gebenstorf. Le prime tracce della presenza romana in quest’area risalgono addirittura al XVII secolo, ma solo ora è stata svelata la vera portata di questo insediamento.
Gli scavi preliminari hanno rivelato fondamenta murarie, detriti di edifici romani e una miriade di reperti che testimoniano l’importanza e l’estensione di questa colonia. La sua posizione, a soli 2,2 chilometri dal campo legionario di Vindonissa, indica un legame diretto con la presenza militare romana nella regione. Non solo una testimonianza della vita quotidiana dei Romani, ma anche un prezioso tassello per comprendere la complessa interazione tra i campi militari e gli insediamenti civili nell’Impero Romano.
Tra i reperti più significativi ci sono frammenti di anfore, suggerendo l’esistenza di una mansio o una stazione di servizio romana lungo le rive del Limmat, e monumentali fondazioni in pietra che potrebbero appartenere a un granaio o un magazzino. Questi indizi offrono uno sguardo affascinante alla logistica e all’economia dell’epoca.
Tuttavia, questa straordinaria scoperta è minacciata dalla rapida urbanizzazione. Con il progetto di sviluppo residenziale previsto per l’area, i resti romani rischiano di essere distrutti. Per questo motivo, il dipartimento di archeologia cantonale ha avviato un’operazione di salvataggio senza precedenti, con scavi pianificati in due fasi fino al 2025.
Questa scoperta non solo offre uno sguardo avvincente al passato romano della regione, ma solleva anche importanti domande sulla conservazione del patrimonio archeologico in un contesto urbano in rapida evoluzione. I prossimi mesi saranno cruciali per preservare e documentare questa testimonianza straordinaria del passato, prima che sia troppo tardi.
In un’epoca in cui il passato e il presente si fondono sempre più, la scoperta di questa imponente costruzione romana offre un’opportunità unica per riflettere sulla nostra storia e sul nostro rapporto con il mondo antico.