Mostre | Brescia – Il patrimonio archeologico industriale diventa arte nei click della Photo Exhibition

In mostra si potranno ammirare gli scatti vincitori, menzionati e selezionati della seconda edizione dell’AIPAI PHOTO CONTEST, il concorso fotografico ideato dall’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale per sensibilizzare e promuovere la cultura dell’industria, la memoria del lavoro, il patrimonio architettonico, tecnologico e paesaggistico dell’archeologia industriale.

Inaugurerà l’11 maggio 2024 alle ore 14 presso gli spazi del musil di Brescia l’AIPAI PHOTO EXHIBITION 23|24, la rassegna fotografica promossa e organizzata dall’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale in collaborazione con: Associazione Archivio storico Olivetti (Ivrea), DICEA – Università Sapienza di Roma, Do.co.mo.mo Italia, Fondazione AEM (Milano), Fondazione ISEC (Sesto San Giovanni), Fondazione Maire (Roma), Fondazione MUSIL (Brescia), RoMe Museum Exhibition, Rete Fotografia e TICCIH Italia, Comitato Internazionale per la Conservazione del Patrimonio Industriale.

Nicola Bertellotti, Cementera

La mostra, esposta precedentemente Villetta Casana di Ivrea, sede dell’Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea, proseguirà dal 19 settembre al 4 ottobre in una nuova location, quella della Fondazione AEM di Milano.

In mostra si potranno ammirare gli scatti vincitori, menzionati e selezionati della seconda edizione dell’AIPAI PHOTO CONTEST, il concorso fotografico ideato dall’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale per sensibilizzare e promuovere la cultura dell’industria, la memoria del lavoro, il patrimonio architettonico, tecnologico e paesaggistico dell’archeologia industriale.

Fotografi professionisti e amatoriali sono stati invitati a riflettere attraverso la presentazione di un progetto fotografico che potesse riguardare: macchine e cicli produttivi storici del patrimonio industriale; città e territori dell’industria; paesaggi della produzione; infrastrutture e patrimonio urbano; la costruzione per l’industria. Innovazione tecnologica e sperimentazione di materiali, tecniche e procedimenti; memoria dell’industria e del lavoro; storia e cultura del lavoro; restauro, conservazione e recupero; riuso e pratiche di rigenerazione; immagine e comunicazione dell’industria; turismo industriale; esperienze di fruizione e di mobilità.

La novità di questa seconda edizione che AIPAI ha voluto riservare a fotografi under 35 è il Premio Mecenati di Giovani Talenti sostenuto per quest’anno dalla Fondazione Maire, che ha previsto la sottoscrizione di un contrato d’opera per la realizzazione di un progetto fotografico.

Il percorso espositivo si avvia con l’opera vincitrice “Soft Machine” di Nicola Bertellotti, l’architetto Peter Davey definì Soft Machine quelle costruzioni che, pur essendo basate sopra la più avanzata high-tech, presentano delle caratteristiche soft, ossia qualità non solo materialmente meccaniche, ma culturalmente ed esteticamente espressive. L’autore ha cercato di dare una rappresentazione visiva di questo concetto fotografando architetture in cui si è verificato un equilibrio tra invenzione e progettazione, tra serialità e unicità. Forse soltanto nei relitti di archeologia industriale sarà possibile ritrovare il fascino d’un “immaginario architettonico”, ossia di quella qualità mitopoietica che fu presente in tante grandi costruzioni dell’antichità.

La ricerca dell’equilibrio per un fotografo – si legge nella motivazione della giuria– così come per un architetto, è una delle virtù più ricercate per la progettazione dell’immagine. Evadendo dalla poetica “ruinista” contemporanea, Bertellotti utilizza con padronanza tecnica e inventiva la serialità tipica di molte architetture industriali in abbandono come pretesto per la creazione di un nuovo immaginario post-industriale che sembra trovare le proprie origini e giustificazioni da epoche arcaiche, in un tempo diventato ormai circolare e infinito, non senza un lieve velo d’inquietudine tipico del passo in bilico sulla soglia del precipizio.

Nicola Bertellotti, Soft machine

La rassegna prosegue con il progetto “Lo scrigno” della giovane Claudia Mencarelli vincitrice del Premio Mecenati di Giovani Talenti Under 35, dedicato alla distilleria Ex Alc.Este di Ferrara, questa fotografa– dichiara la giuria– ci offre uno sguardo da artista sulle architetture industriali e ci restituisce una visione profonda sulla possibile tutela di questo patrimonio dove nei dettagli la natura affiora. E tutto è avvolto dal colore tenue e caldo in questo “scrigno” visivo della memoria e dell’inosservato. L’attenzione precisa, chiara e poetica delle fotografie di questi spazi di una ex distilleria di Ferrara, testimoni di un’epoca passata, conferiscono un forte valore alla narrazione all’intero progetto fotografico.

Si potranno, inoltre, ammirare i progetti fotografici insigniti di una speciale menzione: “(Re)FineArt” di Carlo D’Orta, dove la ricerca metafisica definita dai particolari, dai tagli dei primi piani e l’attenzione a proporre un’immagine fortemente estetica, e “Il futuro non fa breccia in questo muro. Cinta, cancelli, ruderi, visioni” di Luigi d’Aponte, l’autore propone una lettura originale del lascito dell’industria dell’ex ILVA-Italsider Bagnoli, nascosto da alte mura che lasciano intuire la realtà di uno spazio sospeso e non risolto tra ciò che non è più e un presente che non riesce a farsi futuro. Il percorso espositivo prosegue con le opere menzionate: “L’ex Tabacchificio Salvati: un monumento al lavoro” di Andrea Martino, che trasfigura la rovina industriale di Eboli in una “struttura venerabile” fatta di pronunciati verticalismi e poderose membrature murarie, e “Canal de Castilla” di Nicola Cavallera, un progetto che cogliere con solenne nettezza la vita industriale del Canal de Castilla, facendo emergere un paesaggio unico per ricchezza di testimonianze da un passato piuttosto comune. In mostra anche gli scatti selezionati di Chiara Cevales, Roberto Ciocchetti, Paolo Felletti Spadazzi, Fabrizio Fiscaletti, Milvia Morocutti, Giovanni Peressotti, Francesca Pompei, Alvise Raimondo, Roberta Vassallo, Claudio Zanirato.

L’accurata selezione dei progetti è stata operata dalla giuria composta da: Edoardo Currà, Presidente di AIPAI, Emma Tagliacollo, Segretario Docomomo Italia, Fabrizio Trisoglio, Responsabile scientifico Fondazione AEM, Presidente Rete Fotografia e Presidente di giuria, Francesca Rinaldo, Heritage Coordinator Fondazione Maire, René Capovin, Direttore Fondazione MUSIL, Giorgio Bigatti, Direttore Fondazione ISEC, Giampietro Agostini, fotografo, Palmina Trabocchi, curatrice e delegato AIPAI PHOTO CONTEST. (comunicato stampa)

MOSTRA AIPAI PHOTO EXHIBITION
Museo del Ferro, via del Manestro 107 – San Bartolomeo, Brescia
Date: 11maggio – 23 giugno – inaugurazione 11 2024, ore 14
Orari di visita: sabato e domenica ore 14.00-19.00
Ingresso: € 5
Informazioni: sanbartolomeo@musilbrescia.it
sito: www.musilbrescia.it

 

Fondazione AEM, Piazza Po 3 – 20144 Milano
Date: giovedì 19 settembre 2024 – venerdì 4 ottobre 2024
Finissage giovedì 3 ottobre 2024
Orari: lunedì-giovedì 9.00-12.30 e 14.00-17.30; venerdì 9.00-13.00
Ingresso gratuito su prenotazione
Informazioni: info@patrimonioindustriale.it
mail: fondazioneaem@a2a.it
sito: https://fondazioneaem.it/

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa